Che il nostro Sistema Sanitario non se la passi bene è noto da tempo. E non mi riferisco ad alcuni recenti episodi di cronaca, come le ingessatture fatte coi cartoni o pazienti definiti in modo poco lusinghiero nei referti. Al di là di questi casi, che potremo definire isolati, ci sono ben altri segnali dello stato in cui versa il Servizio Sanitario Regionale, risultato di anni di incuria e tagli dei quali noi cittadini a pagare le conseguenze.

Gli inaccettabili tempi di attesa nel nostro presidio sono forse la problematica più nota, quella con la quale tutti noi fruitori della Bassa bresciana dobbiamo fare i conti.  Se poi il Sindaco non si occupa prioritariamente anche delle questioni della salute dei concittadini non possiamo che disperare: è fondamentale l’azione dei Comuni in termini di controllo nei confronti delle Aziende Sanitarie. D’altra parte, l’applicazione rigida del modello ospedale-aziendale ha progressivamente annullato il legame col territorio, che deve essere riallacciato a ogni costo. Per quanto riguarda il nostro territorio da molti anni nella Bassa Centrale i Partiti, il Sindacato soprattutto i Sindaci si sono dimenticati del nostro Servizio Sanitario, mentre aumenta a dismisura il malcontento. Possiamo affermare certamente che la maggioranza dei cittadini si pone la pressante esigenza di acquisire per il nostro territorio una sempre più spiccata autonomia dall’Azienda Sanitaria di Desenzano del Garda, soprattutto perché ritiene che le caratteristiche socio culturali e le esigenze sanitarie del lago siano totalmente diverse da quelle della nostra zona.

La gente è molto preoccupata per le conseguenze che il nostro territorio stia subendo, proprio per la particolare gestione dei fondi economici che sta penalizzando il nostro ospedale a vantaggio di altri presidi.

Luigi Andoni