Parte
da Manerbio l’iniziativa di costituire il Comitato agenzie turismo scolastico.
A farsi portavoce del Comitato, Paolo Radici titolare dell’omonima agenzia di
Manerbio che è riuscito a riunire oltre 70 agenzie di viaggi specializzate in
turismo scolastico e presenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo
dell’associazione è quello di arginare le difficoltà emerse a seguito
dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. Il ministero dell’Istruzione ha
bloccato tutte le gite scolastiche generando così, di fatto, un boom di
cancellazione dei viaggi d’istruzione almeno fino a giugno. Non è stata
inoltre specificata alcuna scadenza portando così ad un boom di cancellazioni
dei viaggi d’istruzione addirittura fino al prossimo giugno. “In soli tre
giorni” precisano dal Comitato “senza specificare alcuna scadenza portando un
boom di cancellazioni dei viaggi d’istruzione addirittura fino al prossimo
giugno. Incoerentemente iin soli tre giorni il dicastero ha poi fissato tale
scadenza al 1 marzo, per posticiparle successivamente all’8 e al 15 del mese”.
Una situazione gravissima, spiegano dal comitato
con il rischio concreto di determinare una crisi
senza precedenti nello specifico settore. Rimborsare i pochi acconti ricevuti
pagando integralmente i servizi ai fornitori potrebbe causare la chiusura di
decine di agenzie viaggi. La decisione del Governo, spiegano dal Comitato, è
stata frettolosa e superficiale e non ha tenuto conto delle conseguenze che può
generare. Il Comitato agenzie per il turismo scolastico di cui è portavoce
Paolo Radici avanza una proposta da inoltrare direttamente a Roma. Gli
operatori del settore chiedono che le famiglie si facciano carico delle penali
previste dalle agenzie così come contrattualmente previste (da ridurre al
minimo in modo da poterle incassare il prima possibile). Il Governo da parte
sua permetterà alle famiglie di scaricare in dichiarazione dei redditi questa
“spesa”, così da non gravare sulle stesse potendo contare sul gettito fiscale
che le agenzie continueranno a versare se aperte; il personale delle agenzie
non dovrà pesare sullo stato con disoccupazione. Si tratta però di una
proposta che, se recepita, spiegano dal Comitato deve essere messa in pratica
in tempi rapidi al fine di evitare il tracollo dell’intero settore su scala
nazionale.