Massimo Tedeschi è un giornalista di vecchia data, uno che conosce il mestiere: è stato inviato del quotidiano Bresciaoggi, poi, da caporedattore, ha fondato e diretto il dorso bresciano del Corriere della Sera. Ma è pure uno scrittore: ha pubblicato Il Palazzo e la Città. Storia del Consiglio comunale di Brescia, La maledizione del numero 55 e Il Grande Flagello. Covid-19 a Bergamo e Brescia. Dialogando con il giornalista Umberto Scotuzzi, venerdì 17 giugno, alle 20.30 nel Portico del Comune di Manerbio, Massimo Tedeschi presenta «Brescia adagio, capitale industriale, capitale della cultura», Enrico Damiani Editore.
Lo sanno tutti: Brescia è una città ricca, che punta su lavoro, spirito d’impresa e ingegno dei suoi abitanti. E’ talmente forte che, sebbene sia stata colpita molto duramente dalla pandemia, ha saputo rialzarsi. Non a caso, insieme con la «gemella» città di Bergamo, l’anno prossimo la Leonessa sarà Capitale italiana della cultura. Brescia, insomma, è una potenza economica che si mantiene in forma con una ricetta molto semplice: correndo, sempre e senza sosta. Particolare, questo, che è spesso utilizzato dai comici italiani, che, nelle loro performances, prendo in giro i bresciani e i bergamaschi, che sono in perenne movimento, sempre intenti a fare qualcosa.
Massimo Tedeschi è convinto che anche la città più operosa nasconda angoli di quiete, che si possono assaporare solo rallentando. Ecco, «Brescia adagio» è un viaggio a passo lento, che consente non solo di vedere, ma anche gustare il cuore della Leonessa: la Loggia, il Duomo, il Broletto, il Vantiniano, i chiostri, le torri, le fontane… «Brescia adagio» è tutto questo e altro ancora: una sorta di navigatore cartaceo, che ci aiuta a scovare angoli di quiete e di bellezza in un’operosa città votata all’industria.
Abbiamo bisogno di questi «rallentamenti», anche e soprattutto noi bresciani che viviamo una vita al massimo, sempre di corsa, perennemente in lotta col l’orologio, perché c’è questo e quello da fare, compreso il fatturato, a cui siamo particolarmente sensibili. Prendiamoci un po’ di tempo per riscoprire e vivere la nostra città, che non è solo corsa e tondino, ma anche una lunga e variegata serie di meraviglie, che, in punta di penna, Massimo Tedeschi ci racconta, aiutandoci a scoprirle o, più probabilmente, a riscoprirle. Le abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma, presi dalla fregola delle «regole bresciane», non le vediamo. E allora… Adagio.
Ps: il «navigatore cartaceo» di Massimo Tedeschi offre anche dieci itinerari della nostra provincia (dalla Grotte di Catullo al Castello di Padernello, passando per Montisola, le cascate di Nave, il Vittoriale di Gardone Riviera ed altri ancora) e pure il contributo di alcuni nostri illustri concittadini, che gli amanti di Brescia e delle cose bresciane conoscono bene: Costanza Gatta, Pietro Gibellini, Costanza Lunardi…
Ingresso libero. Info: biblioteca@comune.manerbio.bs.it, 030-9387292/296. MTM