Un aiuto che, iniziato mesi fa, continua. Perché la guerra in Ucraina, come anche gli effetti collaterali (non ci riferiamo all’aumento dei costi dell’energia, che pure non mancano), continuano. Insomma: per i profughi che a causa del conflitto hanno dovuto lasciare la loro terra, ma anche per chi è rimasto in Ucraina, con tante bombe sulla testa e pochi mezzi di sostentamento, l’inferno non è ancora finito.
E il problema è proprio questo, perché l’esperienza insegna che, un poco alla volta, magari perché nel frattempo ci sono di mezzo le elezioni politiche, la gente tende a scordarsi la guerra, o comunque ad assuefarsi. E, col tempo, gli aiuti scarseggiano.
Per evitare tutto questo, Ucid Bassa Bresciana, Comune di Manerbio, Comune di Leno e Dominato Leonense hanno pensato di continuare l’opera iniziata la scorsa primavera, riproponendo, con qualche aggiunta, «Solidando x l’Ucraina», un progetto che dura nel tempo e che ha indentificato persone in carne e ossa a cui consegnare il materiale. In questo modo la paura che il materiale non arrivi là dove serve svanisce.
In merito al lavoro fatto, parliamo di una raccolta e relativa spedizione di generi alimentari e farmaci, ma anche di una serie di lezioni di lingua italiana, per aiutare i profughi ad inserirsi nelle comunità che li accolgono. Infatti, in collaborazione con l’Ic Leno, sono stati organizzati dei corsi di lingua. Quanto all’allargamento del progetto, riferiamo che, preso atto che per questioni logistiche non tutti i profughi hanno avuto la possibilità di partecipare ai corsi in presenza, i sostenitori di «Soidando x p
L’Ucraina» hanno messo on line il lavoro dell’insegnante Linda Castellucchio, che ora, sul sito www.fondazionedominatoleonense.it, è disponibile per tutti coloro che lo desiderano.
Le varie fasi del progetto sono state presentate nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il vicesindaco ai Manerbio Giandomenico Preti («Rispetto alla tragicità della situazione, il nostro aiuto è una piccola goccia, ma lo facciamo volentieri»), il sindaco di Leno Cristina Tedaldi («La proposta di Ucid e Dominato Leonense è il modo migliore per aiutare la popolazione ucraina»), il direttore del Dominato Leonense Franco Aliprandi («Le parole del sindaco ci spronano a continuare in questo progetto») e, naturalmente, Giuseppe Pozzi, presidente dell’Ucid Bassa Bresciana, che ha dato il la all’operazione: «Grazie a quanti, aziende e privati, hanno reso possibile tutto ciò».
Aliprandi ha fatto riferimento alle «parole del sindaco» perché, collegato on line, alla conferenza stampa c’era pure il sindaco di Zhytomyr, la città ucraina a cui sono destinati gli aiuti. «Quella in atto – ha detto il sindaco – è una guerra per la libertà dell’Europa. Senza il vostro sostegno non ce l’avremmo fatta. E’ bello che alcuni sindaci, che neanche conosciamo, ci diano una mano. Speriamo di poterci incontrare di persona». MTM