Lo scorso 24 ottobre si è svolta la V Commissione ambiente del Comune di Manerbio alla quale hanno partecipato i vertici e rappresentanti della Finchimica. In quella sede l’azienda ha riferito i fatti relativi ad un recente incidente avvenuto ad una falda superficiale sospesa all’interno dello stabilimento e subito notificato agli enti, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente. Come comunicato dalla Finchimica il laboratorio indipendente, incaricato dell’esecuzione delle analisi relative al Piano di Caratterizzazione attualmente in corso, ha segnalato a Finchimica la presenza, nei piezometri 41 e 42 interni al sito di una concentrazione anomala della sostanza 3-cloro-propandiolo (diolo), sostanza già monitorata nel Piano di Caratterizzazione in corso. Pur trattandosi di un evento circoscritto,- spiegano nel comunicato – Finchimica ha proceduto immediatamente, di sua propria iniziativa, a mettere in atto ogni opportuna misura di sicurezza. Si è proceduto infatti con la messa in spurgo dei due piezometri interessati e la raccolta delle acque in un serbatoio (pump & stock), per inviarle ad un impianto di trattamento debitamente autorizzato, nonché, cautelativamente, anche del piezometro 9 (a valle idrogeologico dei piezometri 41 e 42), sebbene non interessato dall’anomalia. A massimo rafforzamento della messa in sicurezza della falda superficiale sospesa, l’azienda, su base volontaria, realizzerà due nuovi piezometri interni al sito produttivo Finchimica, collocati a valle dei piezometri già esistenti 41 e 42. “Entro fine ottobre verrà completato il sistema di barrieramento idraulico a valle del sito, anch’esso predisposto dall’Azienda su base volontaria” si legge nel comunicato dell’azienda e, per quanto riguarda, l’Audizione in Regione Lombardia dello scorso 2 ottobre, Finchimicaprecisa che in merito alla spiroxamina, “si tratta di una sostanza ampiamente utilizzata in agricoltura e assai diffusa nelle matrici ambientali a livello regionale e nazionale – come anche testimoniato dal recente Rapporto SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’ Ambiente https://www.snpambiente.it/) n. 236/24 del 21.03.2024 – tant’è che anche nei piezometri di monte interni al sito è stata rilevata la presenza di residui di tale sostanza, non attribuibile, quindi, all’attività di Finchimica”. “Si ricorda” prosegue Finchimica “che i valori residui di spiroxamina rilevati nel piezometro di monte interno sono molto inferiori a quelli ammessi ad uso alimentare nella frutta e nella verdura. Si precisa, ancora una volta, che tutti i dati disponibili confermano comunque che si tratta di un fenomeno che interessa la sola faldina superficiale sospesa, di scarsa portata e per questo priva di qualsiasi utilizzo da parte della cittadinanza, tantomeno per l’uso potabile e che, comunque, in tutti i piezometri esterni le concentrazioni presentano un andamento complessivo decrescente o sono rientrate sotto i limiti. Infine, senza mettere naturalmente in discussione obblighi e doveri di impresa, Finchimica evidenzia che il procedimento sta seguendo il suo normale e ordinario iter, nonché la necessità di riportare, nella corretta dimensione, la lettura di un procedimento di caratterizzazione e bonifica come ce ne sono centinaia in Lombardia. Si rende comunque disponibile a qualsiasi azione di informazione alla cittadinanza che il Comune di Manerbio intenda intraprendere, come già ha avuto modo di esprimere in passato”.
Barbara Appiani