Ha raggiunto anche la Germania Carmine Piccolo, il Forrest Gump, bresciano d’adozione, a cui il principale quotidiano tedesco, Augsburger Allgemein, ha dedicato un articolo nei giorni scorsi. Il professore di scienze motorie del Pascal di Manerbio continua la sua corsa da dieci anni, da quando la moglie Rosalba se ne è andata poco più che 40enne a causa di una leucemia. Da allora non si è più fermato. La sua è una lunga e dura battaglia contro l’inquinamento che nel bresciano compromette seriamente la salute dei cittadini. “Il bresciano è la discarica d’Italia” ricorda spesso Piccolo che sta per ricominciare a correre da piazza Paolo VI a Brescia dove, da più di due anni, gli attivisti ambientali si alternano nella loro tenda bianca in segno di protesta contro la contaminazione atmosferica e ambientale del territorio. Il 66% dei rifiuti della Lombardia e un quarto di tutta Italia, ogni anno, viene incenerito nell’impianto di Brescia. In tutta la provincia ci sono 142 discariche, tutte legali, in cui vengono stoccati 100 milioni di metri cubi di rifiuti di ogni tipo, rifiuti pericolosi e perfino radioattivi. Il quotidiano tedesco, parlando di Montichiari scrive “gli abitanti hanno concentrazioni di diossina nel sangue che non hanno eguali al mondo. 30 milioni di tonnellate di rifiuti industriali alcuni dei quali altamente tossici sono sepolti in 12 discariche tra cui lastre di amianto, ceneri e fanghi di depurazione”. “Ogni corsa giornaliera, da oltre tre mesi è dedicata ad un ambientalista o ad una associazione che ho incontrato e con cui ho collaborato in giro per l’Italia” spiega Piccolo “la maratona di Brescia sarà dedicata al “presidio 9 agosto” per l’ingiustizia del Comune di Brescia di averci tolto l’energia elettrica nonostante le bollette fossero sempre state pagate, asserendo che occupiamo suolo pubblico. La corrente ora la produciamo caricando le batterie collegate a due biciclette”. Contro la contaminazione del territorio bresciano, Piccolo ha in programma la corsa della vita da Idro a Salò per la salvaguardia del lago d’Idro e del fiume Chiese. Una corsa per dire “no” anche al progetto della depurazione dei reflui del Garda a Gavardo e Montichiari, ma più in generale una mobilitazione, quella di Piccolo, per tante questioni aperte come il polo logistico tra Lonato e Castiglione delle Stiviere e quello a Macina di Castelmella, la stazione Tav a San Martino della Battaglia, altre discariche a Castegnato e Buffalora, le armi atomiche a Ghedi, una nuova fonderia Rafmetal a Pontevico a un nuovo impianto di trattamento forsu e biodigestore a Carpenedolo. “Ho già partecipato ad assemblee e parteciperò a marce di sensibilizzazione” spiega il professore “presto andrò anche dal nuovo sindaco di Manerbio per parlare della questione Finchimica”. Ma non si ferma qui Piccolo. Ora in programma anche una probabile candidatura a sindaco di Ghedi per le elezioni del 2024, a patto che riesca a formare una lista civica “Ghedi ambiente” con 16 cittadini. “Mi interesserò ampiamente del caso dell’azienda manerbiese da mesi sotto i riflettori. Anche su questa questione cercherò di tenere alta l’attenzione. La salute dei cittadini è troppo importante e non può passare in secondo piano. Mai”.
Barbara Appiani