Le sostanze tossiche provenienti dalla Finchimica di Manerbio hanno inquinato anche la falda esterna al perimetro aziendale. E’ quanto emerso dai dati raccolti dall’Arpa che indica un lungo elenco di inquinanti rilevati nei piezometri esterni. Resta invece pulita la falda profonda che alimenta gli acquedotti. I riscontri dell’Agenzia hanno così evidenziato alcune criticità, con la presenza di sostanze in misura superiore alle soglie di tolleranza stabilite dalla normativa. Alla luce di quanto evidenziato dalle ultime analisi, il sindaco di Manerbio Paolo Vittorielli, ha precisato che“massima attenzione verrà, innanzitutto, posta all’intervento di bonifica, oltre a considerare l’opportunità di chiedere alla Provincia, organo competente, di sospendere l’autorizzazione alla realizzazione del nuovo impianto produttivo, nel pieno rispetto del principio europeo di precauzione”. L’amministrazione ha dichiarato che il primo step sarà quello di contattare l’Arpa per verificare a fondo le criticità riscontrate. “Al momento ci sono alcuni valori che superano quelli consentiti dalla normativa, anche se i dati definitivi perverranno solo a seguito delle ultime analisi ancora in corso” spiega Vittorielli “Gli esuberi, secondo quanto ci è stato riferito, riguardano solo la falda superficiale, mentre la falda profonda, ossia quella che alimenta l’acquedotto, non risulta toccata. Questo, per lo meno, è consolante, anche se, ovviamente, non ci consente di rimanere ad attendere, ma ci spinge ugualmente ad agire senza perdere tempo. In effetti dev’essere ancora definita l’estensione dell’area interessata dall’inquinamento e dobbiamo giungere quanto prima ad avere un quadro della situazione dettagliato. Con questa finalità chiederemo ai rappresentanti di Arpa di partecipare ad un Consiglio Comunale ad hoc, come già avvenuto in passato, affinché possano rappresentare al Consiglio e all’intera cittadinanza l’attuale situazione”. In attesa di ricevere un tempestivo incontro con Arpa, l’opinione dell’Amministrazione Comunale manerbiese è già ben definita: “Per massima correttezza e trasparenza, anche nei confronti dell’azienda – è il commento del sindaco Vittorielli – abbiamo voluto attendere i dati ufficiali prima di esprimerci. Adesso, conosciuti i riscontri, siamo nella posizione di poterassumere tutte le iniziative che la normativa ci consente per tutelare il bene essenziale della salute pubblica. Massima attenzione verrà, innanzitutto, posta all’intervento di bonifica, oltre a considerare l’opportunità di chiedere alla Provincia, organo competente, di sospendere l’autorizzazione alla realizzazione del nuovo impianto produttivo, nel pieno rispetto del principio europeo di precauzione.”
Il Comune di Manerbio – è la conclusione di Paolo Vittorielli – continuerà a seguire con la massima attenzione tutti i passi della vicenda, non solo monitorando le indagini e le verifiche sul sito, ma anche mantenendo quell’atteggiamento di massima trasparenza verso la comunità che ci ha caratterizzati sin dal primo momento nel quale siamo stati informati della problematica.” Intanto il gruppo Conoscere e partecipare, appreso dell’inquinamento in atto esterno all’insediamento produttivo ed in particolare che la falda è inquinata, a valle dell’azienda, da Spiroketal – un composto chimico “intermedio dell AM29” presente nel nuovo ciclo di processo dell’impianto autorizzato dalla Provincia – ha commentato quanto rilevato dall’Arpa. “Sono state ignorate le puntuali osservazioni tecniche dei cittadini e la relazione della visita ispettiva AiA condotta da Arpa all’interno dell’azienda che certificava diverse inottemperanze” ha dichiarato il referente Dario Selleri “la presenza in falda dello Spiroketal non è compatibile con le prescrizioni contenute nell’atto autorizzativo AIA ed evidenzia le necessità di un intervento urgente da parte dell’autorità competente per la tutela della salute pubblica. Ora partiremo con l’esposto in Procura”.
Barbara Appiani