Godere della musica e del canto all’aperto è una delle più belle esperienze che offra l’estate. Per questo, i manerbiesi sono stati invitati sotto il portico del palazzo comunale il 1 giugno 2024, in occasione del concerto “Armonie di sera”.
Vi hanno preso parte tre cori: il “Sotto la torre” di Manerbio, il “S. Andrea” di Cignano e il “S. Martino” di Cigole. A dirigere era Claudio Bertolini.
Ha aperto la serata il coro “Sotto la torre”, con un canto tradizionale trentino (arm. Antonio Pedrotti): “L’è tre ore”, accorata serenata sotto la finestra di una ragazza. Sempre in ambito popolare sono rimasti con “La casa del bosco” (arm. Emanuele Mandelli), sempre a tema amoroso. Hanno proseguito con “La villanella” (arm. Valentino Donella) e “Il magnano” (arm. Coro M. Cauriol), ovvero lo stagnino, colui che un tempo riparava le pentole delle massaie. Peccato che, stavolta, una florida sposa l’abbia messo nei guai… “Improvviso” di Bepi De Marzi cantava la bellezza dell’ombra della sera che si distende sulle colline e colora i sogni. Sempre di Bepi De Marzi erano i due brani successivi. “Varda che vien matina” parlava dell’addio all’alba fra un soldato e la donna amata, dopo la fine di un fugace permesso. “La sacra spina” narrava di un frate che riportava dalla Terrasanta una spina della corona di Cristo.
Dopo il “Sotto la torre”, si sono esibiti Arianna e Corrado Zorza, lei col violino e lui col pianoforte. Hanno eseguito il “Concerto in Si min. Op. 35” di Oskar Rieding (1846 – 1916) e l’ “Israeli Concertino” di George Perlman (1897 – 2000).
I canti sono ricominciati con il coro “S. Andrea”. “Tasaoro” di Marco Maiero celebrava il vento d’autunno nella valle. “La classe degli asini” (Larici, Rastelli, Ravasini; arm. Claudio Bertolini) passava all’ironia, prendendo in giro un professore saccente.
A cori uniti, sono stati poi eseguiti i sei brani della terza parte del concerto. Il “Dona nobis pacem” era un canto religioso attribuito a W.A. Mozart (1756-1791); “La luna di Kiev” di Gianfausto Zanola alludeva alla scottante attualità. Non era difficile ritrovare nella scelta di questi due brani un’aspirazione alla fine dei conflitti in corso.
“La conquista del paradiso” di Vangelis (1943-2022) era un bellissimo brano di musica da film, che accompagnava la partenza di Cristoforo Colombo proprio in “1492 – La conquista del paradiso”. Il “Va pensiero” di G. Verdi (1813-1901) non ha bisogno di presentazioni. “Vois sur ton chemin” di Bruno Coulais proveniva dalla colonna sonora di un altro film, “Les Choristes – I ragazzi del coro”: la storia di un insegnante di musica alle prese con gli internati in un rigidissimo collegio per orfani e ragazzi in difficoltà economica. “You Raise Me Up” (B. Graham, R. Løvland) era un inno all’amore che rende capaci di cose credute impossibili. In esso, si sono distinte le seguenti voci soliste: Monica Baronio, Anna Cosio, Ivano Maggini e Luciano Ruggeri. Un finale romantico per una serata musicale intensa.