Al Bar Borgomella di Manerbio, prosegue la stagione espositiva “In Essere”. Dopo l’inaugurazione, che ha visto un contributo di tutti i partecipanti, è arrivato il momento delle mostre dedicate.
Dal 21 novembre al 4 dicembre 2021, sono stati esposti gli acquerelli di Lucia Aresi. La pittrice, nata a Rivolta d’Adda (CR) l’11 aprile 1969, attualmente vive a Manerbio. La sua passione per il disegno risale all’infanzia. Dopo una lunga pausa in età adolescenziale, un corso di disegno le ha fatto scoprire la passione per l’acquerello. Di questa tecnica, ama l’immediatezza e gli effetti di trasparenza. Da autodidatta, ha ricevuto diversi premi: il 3° premio alla Biennale d’arte contemporanea di Ghedi; il 1° premio del Gruppo “Acquarello che passione”; il 1° premio “Ritratto in memoria di Marilyn Monroe”. Ha partecipato per due volte consecutive a FabrianoInAcquarello ed è stata finalista al concorso di Galleria Esdè di Cagliari. Ha sponsorizzato marche come Tintoretto Acquarello. Attualmente, è insegnante di acquarello a Ghedi per il terzo anno consecutivo.
Lucia Aresi non ama le scene urbane, né i soggetti inanimati. Le sue opere rappresentano fiori, volti, paesaggi naturali. Il suo pennello dipinge il dondolio di una barca su un lago, sguardi che si levano, il fresco rosso delle labbra. I suoi campi sono accesi di rosso e giallo. I fiori, nelle loro calde tinte, sono leggeri come nubi. Anche grazie alla tecnica scelta, ogni risultato ha un’aria d’immediatezza. Il colore è guizzante come l’acqua. Ogni dipinto è d’immediata godibilità.
Da segnalare è “L’albero della vita”, titolare del 3° premio a Ghedi. In questo, è particolarmente evidente l’unione di realismo e significato simbolico: il tronco di una quercia diviene la concretizzazione del concetto (appunto) di “vita”. Lo è perché gli alberi sono esseri viventi (anche se tendiamo a dimenticarcene) e perché producono il prezioso ossigeno; ospitano su di sé molti insetti e molti uccelli.
La mostra dedicata a Lucia Aresi comprende due ospiti che non possiamo non menzionare. Uno è Remo Bombardieri, esecutore di una candida statuetta: un corpo femminile emerge nel suo dinamismo dallo slancio di linee curve. L’altro è Federico Severino, bronzista noto ai manerbiesi per aver realizzato le sculture nel presbiterio della chiesa parrocchiale. Anche al Bar Borgomella ha esposto un’opera in bronzo, in cui un volto adulto piange su quello di un bambino (il dolore per la perdita di un figlio?).
Dopo questa gradevolissima esposizione di acquerelli, “In Essere” promette in locandina altre emozioni. Dal 5 al 18 dicembre, sarà la volta di Fabio Sterza e delle sue fotografie di viaggio. Dal 19 dicembre all’8 gennaio, la mostra tornerà ad essere collettiva, per illustrare il “Tempo di Natale”. Di certo, la celebre magia di questa festa si mostrerà in tante sfaccettature, grazie alle mani dei nostri artisti. Nel frattempo, possiamo goderci l’attesa.