Dall’agosto del 2020 l’Accademia Virtus Manerbio ha assunto il compito di portare avanti l’illustre tradizione che il calcio giovanile vanta in terra manerbiese. Quella in corso, dunque, è la seconda stagione per il sodalizio guidato dal presidente Stefano Krom Morelli, che attualmente schiera una squadra nella categoria Giovanissimi (allenata da Davide Miglioli), due negli Esordienti (rispettivamente i 2009 di Omar Vitali e i 2010 di Alessandro Bertoli), nei Pulcini (il gruppo dei 2011 di Fabrizio Gazzaniga e quello dei 2021 di Giada Ferrari) e nella Scuola Calcio e una a livello di Primi Calci. Il tutto per un nutrito gruppo di tesserati, ricco di voglia di fare e di entusiasmo, che porta avanti un progetto ben preciso: “Il nostro obiettivo – spiega lo stesso presidente Krom Morelli – non è solo quello di insegnare il calcio ai nostri ragazzi e di cercare, magari, qualche bella soddisfazione a livello agonistico. L’idea principale, piuttosto, è quella di offrire a tutti un’opportunità per giocare e per divertirsi, imparando a stare insieme e a rispettare le regole. Un programma che abbiamo voluto presentare al nostro territorio e che sta ricevendo risposte molto importanti come conferma, ad esempio, un aspetto per noi significativo come l’incremento degli iscritti, che è passato dai 135 dello scorso anno agli oltre 190 della stagione in corso. Numeri che testimoniano sia l’interesse che viene riservato al nostro percorso che la volontà di costruire qualcosa di buono per la crescita delle nuove generazioni di Manerbio”. Nonostante il periodo, che invita ad usare un simile termine con la massima cautela, c’è un altro aspetto “positivo” che merita di essere sottolineato nel cammino attuale del sodalizio biancoverde: “Il semplice fatto di aver potuto riprendere a fare calcio rappresenta per noi un elemento di assoluta importanza – racconta il massimo dirigente virtusino – In effetti la nostra società è partita dopo la prima ondata del virus e non è stato facile far ripartire l’attività sportiva dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. In un primo momento, nonostante il calcio sia uno sport di squadra, abbiamo potuto far ripartire gli allenamenti in forma individuale e solo con il tempo si è potuto tornare a giocare a pieno titolo. Non è stato affatto facile, ma possiamo ribadire che sono stati molto bravi i nostri istruttori e allenatori (un plauso a tal proposito spetta indistintamente a tutto il nostro staff), che sin dai primi momenti hanno saputo coinvolgere i loro giocatori (e in special modo quelli più piccoli) proponendo loro esercizi di grande fantasia. Un percorso che ci ha condotto sino ai giorni nostri e che ha coinvolto pure alcuni giovani di Manerbio che si sono prestati con impegno ed entusiasmo come aiuto-allenatore. Una conferma in più del valore educativo e formativo di tutta la nostra attività”. E della… Virtus di un “disegno formativo” che ha tutte le carte in regola per continuare a guardare avanti con lo spirito vincente che rappresenta un fiore all’occhiello per tutto il movimento sportivo manerbiese.
Luca Marinoni