Nel corso di questi due anni di pandemia l’attività in presenza è stata sospesa, e ABIO Manerbio ha fatto ricorso a nuove forme di contatto. Ora l’Associazione è pronta a ripartire. Resta lo spirito di sempre: quello di un feedback di grande arricchimento umano. Ormai prossimi a definire il progetto della nuova sala giochi che sarà realizzata nel rinnovato reparto di Pediatria dell’ospedale di Manerbio, frutto di una generosa donazione da parte della “Linea Verde”, segnerà, se le condizioni lo consentiranno, la ripresa del servizio in reparto. Grazie al sostegno del gruppo Battagliola e ABIO Manerbio, i piccoli pazienti del nosocomio manerbiese potranno usufruire di uno spazio giochi dove assaporare un po’ di normalità che spesso viene necessariamente loro tolta. Si potranno leggere libri, fare puzzle, costruire con le Lego. I bambini potranno distrarsi, magari sorridere e certamente provare a sognare come hanno sempre fatto. Anche con le sirene spiegate delle ambulanze, anche con i travestimenti da film di fantascienza, anche con le lacrime nel cuore, i volontari di ABIO hanno continuato a portare sostegno durante questi mesi. Le fiabe sono state lette e divulgate sulla propria pagina Facebook nei giorni del lockdown, c’è stata l’adesione alle iniziative promosse on line dalla Biblioteca Comunale e la composizione dei KIT di accoglienza, contenenti giochi per i piccoli degenti, distribuiti grazie all’aiuto della caposala Monia Mombelli. Un gesto di vicinanza, di aiuto e di speranza. Ora ABIO Manerbio pensa anche ad una riorganizzazione, ad una nuova ripersa e pensa a tutte le manifestazioni di interesse, ricevute in questi mesi, di giovani donne, soprattutto, disposte a concedere parte del loro tempo a chi ha bisogno e alla disponibilità che è giunta dal Rotaract ad aiutare l’associazione. E si partirà così, accogliendo quanti intendono aderire con una formazione iniziale che poi diventa permanente. Muovere i primi passi in ABIO significa condividere i principi base che animano l’associazione a livello nazionale, significa essere disposti a mettersi in gioco continuamente per rappresentare sempre una risorsa di sostegno e assistenza non solo per i piccoli ma anche per le loro famiglie. “Per noi la formazione è un tassello fondamentale” spiega la presidente Paola Cividati “non si può diventare volontari ABIO senza una preparazione adeguata”. Oggi si guarda al futuro, si mettono in cantiere nuove iniziative e si preparano nuove metodologie di lavoro, di dialogo e di aiuto reciproco. Anche nel recente passato non sono mancati momenti molto piacevoli come il flash mob andato in scena nelle scorse settimane davanti all’ospedale di Manerbio. In campo i volontari Abio con il rapper bresciano Dellino Farmer che ha ideato un pezzo per l’associazione e i piccoli degenti, tradotto poi in un video musicale “Isola 2.0.21” realizzato in collaborazione con Rotaract. Un testo, scritto e cantato dall’artista manerbiese, che prende libera ispirazione da «L’Isola», il libro creato da Fondazione Abio in collaborazione con Carthusia che tramite la metafora del viaggio di alcuni animaletti verso un atollo che non conoscono, per sottoporsi a delle cure, racconta l’esperienza e il coraggio dei bambini ospedalizzati. Ai piccoli pazienti e ai loro genitori è rivolto il pensiero di Abio che per il 2022 augura la tanto agognata normalità fatta di piccoli gesti, sguardi, sorrisi e abbracci ritrovati.
Barbara Appiani