Manerbio è una città legata alla musica.
La cittadina della Bassa Bresciana ha una Banda Civica che ha oltre 100 anni di vita e una scuola di musica “Lorenzo Manfredini”.
Inoltre, sono numerosi i gruppi attivi sul territorio che si occupano di musica. Da tempo poi la scuola secondaria di primo grado “A. Zammarchi” ha attivato il corso ad indirizzo musicale. Per questo profondo legame con la musica, l’ammi-nistrazione comunale ha pensato di dare vita al progetto “Il mio canto libero”, reso possibile grazie al lascito Bui.
Quindicimila euro di questo lascito saranno, infatti, destinati all’acquisto di strumenti musicali che verranno consegnati nelle prossime settimane all’Istituto Comprensivo.
Si tratta dell’acquisto di clarinetti, tastiere, chitarre e flauti traversi che saranno messi a disposizione delle famiglie – che non possono permettere di comprare uno strumento da studio – con un comodato d’uso gratuito triennale.
La scuola si impegnerà a garantire la loro manutenzione e ad ottenere la restituzione al termine del percorso scolastico, così che lo stesso strumento possa essere dato in comodato ad un altro studente.
“Sono contento che questo progetto sia finalmente attivo” ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione Fabrizio Bosio “nei diversi incontri avuti con le curatrici testamentarie, le stesse mi hanno sempre manifestato la loro volontà di pensare a qualcosa legato alla musica. Questo progetto centra l’obiettivo. La musica è uno strumento fondamentale di crescita umana. Attraverso essa vengono veicolati i valori profondi e si educano le ragazze e i ragazzi all’importanza dell’impegno della disciplina alla necessità di lavorare in gruppo, in armonia”.
Sono molti i manerbiesi che si sono formati sui banchi del corso C delle scuole medie, imparando a suonare uno strumento e a lavorare in gruppo. Un percorso che merita attenzione e a cui il Comune ha voluto dare il proprio sostegno attraverso questo nuovo progetto.
L’assessore Bosio rivolge, poi, un doveroso ringraziamento alla professoressa Stefania Maratti per aver collaborato a questo progetto e all’Istituto Comprensivo di Manerbio per essersi impegnato a raccontare, ad ogni ragazzo che avrà in comodato d’uso uno strumento, la storia di Marina Garavani e Vittoria Bui a cui sarà dedicato un momento di ricordo ufficiale ogni anno.
La vedova Garavani lasciò al Comune 250mila euro da investire nel «sostegno ai bambini bisognosi».
Il suo fu un atto generoso compiuto in nome della figlia Marina Garavani, deceduta improvvisamente in seguito ad un malore nel 1986, all’età di soli 29 anni.
La benefattrice originaria di Laveno, sul lago Maggiore si era trasferita a Manerbio dopo il matrimonio, quando il marito aprì un calzaturificio a Verolanuova. La signora morì nel 2009, all’età di 83 anni.
Questo atto di grande generosità sta dando un grande sostegno a numerosi ambiti di infanzia in difficoltà.
Per poter accedere a questo progetto è necessario avere un Isee inferiore di 15 mila euro.
Le domande vanno presentate all’ufficio servizi sociali del comune di Manerbio. Il termine della presentazione delle istanze è il 20 novembre 2020.
I moduli sono disponibili sul sito dell’Istituto Comprensivo di Manerbio.
Barbara Appiani