Sono oltre 430 i ragazzi delle scuole elementari e medie che partecipano al Grest estivo – iniziato l’1 luglio e che terminerà il 19 – organizzato dalla Parrocchia di Manerbio. Ad accompagnare i bambini ci sono circa 220 adolescenti che, dopo un corso frequentato durante questi mesi, svolgono il ruolo di animatori dell’edizione 2024. Tre settimane di grande divertimento e riflessioni per i manerbiesi che sperimenteranno diverse esperienze interessanti, sia di gioco che di svago, in un importante momento di formazione rivolto a tutti. Oltre ai laboratori, giochi a squadre, e al grande gioco per il paese, sono in programma giornate in piscina alle Cupole e alle Vele. Non mancano anche quest’anno le gite: il 3 luglio visita a Castiglione delle Stiviere e il 10 luglio viaggio in treno a Brescia. Le tre settimane sono accompagnate dalla storia e dai sogni di San Giovanni Bosco nel secondo centenario del sogno fatto a 9 anni. Attraverso i sogni del Santo, spiega don Luca Sabatti, proveremo ad approfondire come si possa crescere la capacità di amare secondo il Vangelo. La linea guida di tutta l’esperienza di questa edizione è rappresentata dalle indicazioni che Papa Francesco ha dato a Caritas Italiana nel 50esimo anniversario della sua Fondazione. “Anche attraverso i sogni di don Bosco possiamo far crescere la nostra capacità di amare secondo il Vangelo” spiega don Luca “dobbiamo imparare a dare spazio alla via dei più poveri secondo il Vangelo, vale a dire imparare a dare attenzione alla persona nella sua interezza e integrità e nella via della creatività, lasciando spazio a quella fantasia che ci permette di prenderci cura di tutti”. La gestione di un gruppo così cospicuo di giovani e adolescenti richiede un grande impegno e sforzo da parte dell’oratorio e dalla Parrocchia di Manerbio che svolgono un ruolo educativo e spirituale all’interno della comunità. L’impoverimento spirituale della società odierna può avere ripercussioni negative sui più giovani. Per questo motivo è importante che i bambini e i ragazzi frequentino luoghi e ambiti di crescita spirituale che li aiutino a diventare adulti responsabili e onesti. Partecipare a questi campi estivi organizzati dalle Parrocchie significa beneficiare anche di altri aspetti fondamentali per la crescita dei giovani. I centri estivi favoriscono la socializzazione in un contesto diverso dalla scuola, totalmente svincolato da dinamiche legate alle prestazioni e, quasi sempre, complicate dalla competizione. Nel gruppo si sperimentano la cooperazione, la gestione dei conflitti, la condivisione di momenti di gioia e tristezza, si costruiscono nuovi valori comuni. I giovani imparano tecniche di “problem solving”, sperimentano l’autonomia e iniziano a sviluppare le proprie potenzialità. Inoltre, il centro estivo consente di allontanarsi per qualche ora da smarthphone e dispositivi tecnologici vari e di vivere esperienze reali a contatto con i coetanei, all’aria aperta e in contesti stimolanti e divertenti. 

Barbara Appiani