Il Centro Culturale ha avuto inizio con l’istituzione della Biblioteca di Manerbio risalente al 1963, andata crescendo nel tempo. Negli anni ’70, l’Amministrazione Comunale cominciò ad affrontare il problema di un ampliamento degli spazi da adibire alla consultazione e alla lettura di libri. Il Comune a far data 23.5.1975 aveva disdetto il contratto d’affitto dell’ex teatro utilizzato dai Monopoli di Stato, occasione propizia per recuperare gli spazi che si andavano liberando. Il 23.11.1977 l’Amministrazione Comunale delibera l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di edifici di proprietà comunale da destinare a Biblioteca, Museo e Teatro-Auditorium attingendo alle provvidenze di cui alla legge reg. n. 41 del 25.8.1977. Il 29.11.77 il Comune fa richiesta di finanziamento all’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Lombardia per la ristrutturazione di edifici comunali da adibire ad attività di uso pubblico in base alla legge reg. le n. 31 del 4.9.1973 e n. 39 del 12.7.74.
La nuova Amministrazione, insediatasi nel 1975, accarezzò l’idea di dare concreta realizzazione di un Centro Culturale che avrebbe potuto trovare spazio nella ex foresteria di Palazzo Luzzago, recuperando anche l’ex teatro. L’8 giugno 1978 il Comune approva i lavori di ristrutturazione dell’edificio da adibire a biblioteca e teatro. Ne segue la richiesta di finanziamento alla Regione Lombardia e, il 25 ottobre, l’Assessorato regionale alla Cultura comunica di aver deliberato un contributo di 100.000.000 di lire per le opere di ristrutturazione. L’Amministrazione Comunale il 27 novembre approva il progetto di recupero dell’ex foresteria, progetto che tiene conto del pregio della struttura, risalente al ‘700; un’ala di fabbricato divisa in tre vani realizzati per alloggiare gli ospiti di Palazzo Luzzago.
Si avviano così le procedure per la realizzazione delle opere previste e per le quali era stato richiesto il finanziamento compreso anche il parere, favorevole, dell’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici per i provvedimenti di competenza.
Il 5 novembre 1979 l’intero primo piano di Palazzo Luzzago, sede degli uffici comunali, viene devastato dalle fiamme causando ampi squarci nel tetto sovrastante e serie lesioni ai muri con grave danno agli arredi d’ufficio, divorando l’intero archivio storico costituito da antiche pergamene e incunaboli, i più antichi risalenti al XIV secolo. In conseguenza dell’incendio, per poter trasferire gli uffici comunali di emergenza, la sede della biblioteca sita in piazza C. Battisti è spostata presso l’ex convitto Marzotto. Nonostante le difficoltà causate dall’incendio i lavori di ristrutturazione procedono alacremente, per realizzare l’attuale Centro Culturale comprendente la Biblioteca, sale per riunioni, ambienti per le mostre ed esposizioni nonché la sede del Museo e del gruppo archeologico. Il Teatro-Auditorium già sede dell’antico maneggio sarà provvisto di palcoscenico con un centinaio di posti a sedere e si prevede anche la sistemazione del cortile esterno funzionale per le attività estive. Il tutto inquadrato nella precisa volontà di attuare una rete di servizi adeguati alle esigenze culturali di Manerbio. Saranno infatti usufruibili ambienti da parte della cittadinanza all’insegna di una concezione viva del pluralismo e della libertà di espressione. Nel 1977 nella Biblioteca di Manerbio si costituì il Sistema Bibliotecario comprendente sei Comuni, che andrà costituendosi nel 1984 in Consorzio Bibliotecario Bassa Bresciana Centrale Manerbio-Verolanuova con sede a Manerbio nell’ambito del Centro Culturale. Attualmente il Sistema Bibliotecario Bassa Bresciana Centrale si è ampliato nel territorio comprendendo trentaquattro biblioteche Comunali.
L’inaugurazione
Il 5 gennaio 1985 viene inaugurato il Centro Culturale alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Alberto Galli. Nel contesto della struttura viene istituito con delibera del Consiglio comunale del 19 marzo 1985 il museo civico, successivamente autorizzato come Deposito dei Beni Archeologici e culturali e riconosciuto nel 2004 dal Ministero come Museo del Territorio. L’antico maneggio utilizzato come cinema teatro e successivamente magazzino comunale e sede del monopolio, diventa il Piccolo Teatro (dedicato al poeta dialettale Memo Bortolozzi) a cui, nel 2003, verrà aggiunto un atrio funzionale per l’ingresso allo stesso e realizzata la pavimentazione in acciottolato del cortile e la sistemazione del parco. Nel 1993 con il restauro della palazzina, di proprietà comunale dal 1971, adiacente al Palazzo Municipale si amplia la biblioteca. Il complesso settecentesco comprendente il Palazzo Comunale, il nuovo Centro Culturale, il Teatro e il Parco è tornato ad essere l’autentica villa di campagna come voluta da Galeazzo III Luzzago nel XVIII secolo, il quale incaricò l’arch. Gaspare Turbini per riformare l’edificio conformandolo allo status del proprietario, attingendo a riferimenti classici sia per la struttura che per le decorazioni.
Alberto Agosti