Assessore Cominelli cosa l’ha spinta ad accettare l’incarico?
Ho accettato l’incarico ritenendo potesse essere una buona opportunità per mettere a disposizione della mia comunità d’origine le diverse competenze professionali acquisite nel corso degli anni.
So che dal giorno del Suo insediamento a palazzo Luzzago non ha perso tempo e si è messa subito al lavoro. Quali sono oggi le priorità a Manerbio per quanto riguarda i lavori pubblici?
La tematica dei lavori pubblici, per sua natura, richiede un’operatività multipla, su più livelli: da un lato bisogna far fronte in modo capillare, rapido e continuo alle esigenze della manutenzione ordinaria programmata e alle varie emergenze; dall’altro l’attività di pianificazione e progettazione di interventi più complessi consente alla comunità d’avere una previsione ragionata che si protrae nel tempo creando continuità d’azione.
Nei mesi scorsi è stato approntato un ampio intervento sulla viabilità locale e sulle scuole. Sono terminati questi lavori?
Alcuni interventi sono giunti al termine mentre altri sono ancora in essere. I lavori conclusi riguardano la messa in sicurezza di un tratto del vaso Molone, la pista ciclabile Madre Teresa di Calcutta, la nuova copertura della scuola primaria, l’asfaltatura di via Dante e di via Brescia, così come diverse lavorazioni di ridefinizione della segnaletica orizzontale.
I lavori in corso riguardano invece l’ efficientamento energetico della scuola primaria e secondaria, l’ ampliamento della scuola primaria con moduli prefabbricati, il rifacimento degli impianti elettrici e la posa di nuovi lampioni all’ingresso del cimitero, la cantierizzazione di nuove rotonde in Via Carlo Marx. Per finire, i lavori in programma riguarderanno le nuove asfaltature di alcuni tratti stradali tra cui Via Tito Speri, Via Cavour, Via Palestro, la nuova rotonda Via Duca d’Aosta, nonché un’importante sistemazione di Via Cremona.
Da anni ormai i cittadini manerbiesi non possono più usufruire della piscina comunale. La storia del centro natatorio è travagliata e nota. Ad oggi cosa si è fatto e cosa si farà dal momento che il Comune è rientrato in possesso dell’impianto sportivo di via Verdi?
All’interno della giunta comunale stiamo analizzando i possibili scenari futuri riguardanti l’ambito, in un’ottica di attualizzazione della fruizione degli spazi compatibile con la conservazione dell’identità del bene.
Lunga anche la storia del bocciodromo. C’è qualche novità su questa struttura?
Come per la tematica precedente, anche per questo ambito stiamo analizzando eventuali azioni idonee a renderlo maggiormente fruibile. Lo stato d’emergenza covid purtroppo non ha reso possibile attuare nell’immediato nuove ipotesi di utilizzo.
Altro punto di domanda, da decenni ormai, è l’area Marzotto. Cosa può fare il Comune di Manerbio per incentivare la riqualificazione di questa grande fetta di paese?
Il Comune di Manerbio si propone d’essere un soggetto attivo, per ciò che gli compete, nella promozione e nella facilitazione dei processi di rigenerazione urbana, territoriale e di recupero del patrimonio edilizio esistente. Processi in cui l’area Marzotto potrebbe rientrare a pieno titolo.
Cosa si può fare per rivitalizzare il centro storico? Quali gli interventi che possono evitare di farlo definitivamente morire? E’ favorevole alle aree pedonali?
I centri storici sono luoghi in cui convergono innumerevoli specificità; possono avere una nuova vita se inclusi in una rete di relazioni più ampia. La loro forte identità, se non inserita e ripensata nel progetto complessivo della città contemporanea, può facilmente portarli a diventare contenitori vuoti. Il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria è diventato oggetto di particolare attenzione sia a livello privato che a livello amministrativo. Gestione e manutenzione della città hanno un carattere generale. Riferiti al centro storico, si articolano in una vasta eterogeneità di azioni e interventi. Fra questi ultimi quello sullo spazio pubblico è al centro del dibattito nel settore. Per spazio pubblico non mi riferisco solamente agli ambienti di pubblica proprietà, ma a tutto ciò che fa parte del panorama urbano, includendo pertanto altri elementi quali le facciate degli edifici e le attività presenti ai piani terreni in grado di intrattenere un rapporto con la strada pubblica. Il progetto dello spazio pubblico è da intendersi pertanto come una vera e propria strategia coinvolgente pubblico e privato, trovando strumenti e mezzi adeguati per essere attuato.
Crede che l’arredo urbano necessiti di un restyling? Ci sono zone che necessitano di una riqualificazione?
L’argomento può rientrare nell’analisi più ampia trattata nel quesito precedente
Lei ha anche la delega all’ambiente. Come si muoverà su questo fronte?
Il tema dell’ambiente, come quello dei lavori pubblici, viaggia su plurimi livelli: le azioni quotidiane legate alle gestione del verde, dei rifiuti, degli spazi aperti e del territorio in generale, sono affiancate da obiettivi a lungo termine volti alla tutela e al miglioramento dell’ambiente urbano, allo scopo di garantire una migliore qualità della vita, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale totale, ovvero sui principi cardine della sostenibilità.