La città di Manerbio vanta un’ottima offerta formativa con la presenza, sul suo territorio, di scuole di ogni ordine e grado, capaci di soddisfare i bisogni educativi della comunità. Quali sono, in questo ambito, i punti di forza e le criticità dei nostri istituti? Quali saranno gli aspetti sui quali pensa di lavorare per migliorare ulteriormente le nostre scuole?
L’Amministrazione Comunale intende sostenere la progettualità e lo sviluppo di proposte educative che concorrano a migliorare la qualità delle scuole manerbiesi.
Nel corso degli ultimi anni le attività proposte hanno qualificato l’offerta formativa degli istituti scolastici cittadini, che si sono confermati sempre più attrattivi anche per il territorio circostante. Il sostegno a progettualità specifiche è inoltre una declinazione del principio dell’autonomia scolastica, offrendo risorse e strumenti alle scuole di Manerbio per caratterizzarsi.
L’obiettivo è sostenere le iniziative scolastiche proposte e contribuire a creare una scuola aperta a tutti che consenta ai nostri giovani di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità e partecipare in modo concreto alla realizzazione di un processo di visione civile, educativa e didattica di cui siamo certi la scuola possa essere protagonista e una base solida dove si costruisca il futuro del nostro Paese. Proprio perché i nostri istituti scolastici sono il fiore all’occhiello di tutta la Bassa Bresciana, necessitano sicuramente di nuove aule e spazi per accogliere una forte domanda sempre in crescita negli ultimi anni.
Il miglioramento e il potenziamento scolastico avvengono solo attraverso un costante e costruttivo dialogo tra amministrazione e dirigenza e, a tal fine, è stato intensificato il tavolo di lavoro tra Assessore, rappresentanti Genitori, Scuola, grazie al quale verranno pianificate e programmate le linee operative e in cui si cercherà di risolvere le problematiche emergenti durante l’anno scolastico.
Dal nostro insediamento siamo intervenuti per migliorare vari servizi, tra cui il pre e doposcuola e la mensa. In particolare riguardo alla mensa, abbiamo effettuato, in collaborazione con l’Istituto, una più proficua riorganizzazione degli spazi che ha consentito di estendere il servizio a quasi quaranta bambini in più rispetto allo scorso anno; inoltre, in accordo con il fornitore del servizio, abbiamo rinnovato gli arredi di tavoli e sedie.
Quale sarà il programma culturale dell’autunno-inverno, quali gli eventi che animeranno la nostra città nei mesi freddi?
In qualità di Assessore alla Cultura sto realizzando un programma culturale ricco di importanti iniziative. Innanzitutto l’Amministrazione Comunale collabora con la Parrocchia alla realizzazione della Stagione Teatrale che si svolgerà al Politeama e che porterà sul palcoscenico importanti spettacoli con artisti di altissimo livello. Sosterremo la realizzazione da parte della Banda Santa Cecilia del “Manerbio Jazz Festival”, che vedrà la partecipazione di musicisti del panorama nazionale. A partire dal mese di gennaio, presso il Piccolo Teatro Civico Memo Bortolozzi, sono in programma spettacoli teatrali domenicali per bambini/ragazzi e, in abbinamento, una rassegna teatrale e musicale serale per il pubblico adulto. Sto lavorando a due eventi di cui però non voglio svelare i particolari per lasciare il gusto della sorpresa alla nostra comunità. Posso anticipare che riguarderanno la festa di Halloween e le festività natalizie, con concerti e tante altre iniziative che ci traghetteranno dall’inverno alla primavera… meglio che rimanga una bella sorpresa per stupire e scaldare il cuore dei manerbiesi nei mesi più freddi!
Nelle scorse settimane si è svolto l’evento “Che Storia! – Una festa in giallo con il pifferaio magico!”. Come è stata accolta questa iniziativa dalla cittadinanza? E’ l’evento che sostituisce la “Notte delle fiabe”?
E’ stato un evento che ha riscosso l’entusiasmo e la gioia di piccoli e grandi, con il quale si è voluto ripercorrere il senso educativo delle precedenti edizioni e sviluppare ulteriormente il legame con le associazioni culturali, sociali e sportive del territorio, alle quali va il mio più sentito ringraziamento… il tutto nella cornice del colore giallo rappresentativo della gioia.
“Che storia” nasce indubbiamente dalla “Notte delle fiabe”, evento ormai entrato nella tradizione manerbiesi e che non volevamo certamente perdere, ma che, tuttavia, abbiamo voluto rinnovare e ulteriormente sviluppare, in un continuo percorso di miglioramento.
Manerbio ha, sul suo territorio, un numero considerevole di associazioni di volontariato che svolgono una serie di servizi importanti. In che modo e con quali mezzi il suo assessorato intende supportare i vari progetti messi in campo da questi gruppi di persone?
L’Assessorato alla Cultura intende farsi promotore, sostenere e patrocinare progetti culturali in collaborazione con le associazioni del territorio, realizzando convenzioni che ne valorizzino la presenza e l’impatto sul tessuto sociale manerbiese. Fin dai primi giorni ho iniziato, infatti, un fitto dialogo con le varie realtà per capirne i bisogni e cercare insieme soluzioni a beneficio di tutta la cittadinanza.
Ritengo che un rapporto costruttivo e sinergico con il mondo del volontariato rappresenti uno strumento imprescindibile per poter dar vita ad iniziative davvero incisive sulla Comunità, che la sola macchina amministrativa non può aspirare a realizzare.
A Manerbio i giovani, oggi, trovano pochi spazi e stimoli adeguati alla loro età. Un servizio importante, in questo senso, è svolto dalla Parrocchia e da alcuni volontari che stilano programmi ad hoc soprattutto per i ragazzi di medie e superiori. Cosa intende fare il suo assessorato per questa fasciqa di età così delicata?
L’attuale Amministrazione è molto attenta ai problemi dei giovani, soprattutto in un contesto storico e culturale molto particolare come quello attuale, che vede i ragazzi soggetti a difficoltà e/o fragilità. Pertanto, sto valutando una serie di iniziative e azioni sul territorio, anche in collaborazione con la Parrocchia e le associazioni, volte a sensibilizzare e sostenere i ragazzi, ma finalizzate anche ad instaurare un dialogo costruttivo con i genitori e la scuola, punti di riferimento nella formazione dei nostri ragazzi. Alla luce del fatto che molte volte il disagio giovanile sfocia, purtroppo, nelle varie forme di devianze minorili, vorrei attuare un progetto in tema di legalità, attraverso convegni indirizzati non solo agli studenti, ma anche alle famiglie e al personale scolastico.
Il suo assessorato ha in mente un progetto che possa soddisfare le esigenze di socializzazione, educazione alla cittadinanza e eventi di svago per legare le future generazioni al loro territorio?
L’assessorato alla cultura considera le future generazioni la risorsa più prezioso di una società e, pertanto, saranno al centro di futuri progetti di socializzazione, di unione al fine di educarle allo “stare bene insieme”, indirizzandole alla conoscenza del nostro patrimonio territoriale. Vorrei a breve lavorare per la realizzazione di un centro polifunzionale aperto anche ai nostri giovani, dove gli stessi possano recarsi per svago, per partecipare a laboratori di vario genere (teatro, lingua e informatica ecc…) o semplicemente organizzare eventi aggregativi (concerti, serate musicali, ecc…).
Manerbio ha risorse naturalistiche, un buon patrimonio artistico e culturale, una serie di tradizioni popolari che, come anche in altre zone, rischiano di andare perdute. Come intende il suo assessorato promuovere le ricchezze del nostro paese?
La tradizione è importante in ogni cultura e civiltà, e la gente, malgrado i tentativi della società moderna di sradicarla dal suo passato, mostra, oggi più che mai, un forte desiderio di recuperare i valori tradizionali. Il mio Assessorato cercherà di promuovere, avvalendosi della collaborazione delle associazioni del territorio, progetti e idee per valorizzare le nostre tradizioni, che non devono essere perse ma preservate.