Assessore Treccani, innanzitutto come ha trovato la casse del Comune al momento del suo insediamento?
Ho trovato una situazione di equilibrio, i conti sono in ordine e la disponibilità di cassa consente al Comune di far fronte agli impegni.
Tuttavia, l’ammontare dei debiti ereditati dal passato si conferma importante. Prevediamo di chiudere il 2023 con un debito residuo di parte capitale pari a circa 10,5 milioni di euro, in discesa rispetto agli 11,3 milioni registrati a fine 2022.
La nostra volontà per l’intero mandato è quella di non accendere ulteriori mutui, impegnandoci al contempo ad estinguere progressivamente quelli in essere.
Il peso degli interessi passivi condizionerà molto la nostra capacità di azione, dipenderà da noi essere in grado di gestire in modo efficiente le risorse a disposizione.
Come pensa di ridistribuire le risorse economiche rimaste nel “cassetto”? Quali gli ambiti che richiedono finanziamenti urgenti?
Alcune decisioni urgenti le abbiamo dovute assumere già appena insediati, stanziando importanti risorse a copertura del caro-bollette. Al tempo stesso, ciascun Assessorato ha iniziato a definire un elenco di priorità rispetto ai diversi bisogni della nostra comunità. Le proposte di ciascuno verranno esaminate ed approvate dal Consiglio Comunale, diventando così operative.
In questo percorso, l’Assessorato al Bilancio si è dato due obiettivi fondamentali da perseguire.
Il primo ha un carattere “operativo”, finalizzato a gestire il funzionamento economico dell’Ente secondo i principi di prudenza e di efficienza. Dobbiamo essere in grado di assegnare ai diversi Assessorati le risorse da investire dopo aver verificato, a priori, il rispetto degli equilibri di bilancio sia immediati che futuri, nell’ottica di un percorso virtuoso di riduzione dell’indebitamento e di consolidamento dei conti.
Il secondo obiettivo ha invece un carattere più “strategico”, finalizzato a promuovere e raccomandare un nuovo approccio agli investimenti. Le risorse a disposizione dei Comuni saranno sempre meno, dunque dovremo essere sempre più capaci di pianificare interventi che, oltre a rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini, siano anche “sostenibili” da un punto di vista economico.
Sarà necessarie pianificare manutenzioni straordinarie degli edifici studiate con criterio, piuttosto che tante “pezze” costose che non risolvono alla radice i problemi.
Ad esempio, investire sull’edilizia scolastica in termini di efficientamento energetico significherà non solo restituire ai nostri ragazzi ambienti migliori in cui studiare e crescere, ma anche ridurre il costo della bolletta energetica a carico del Comune, liberando risorse utili ad altri scopi, soprattutto sociali.
Consideri che nel 2023 il Comune spenderà a consuntivo, per gas ed elettricità sull’intero patrimonio immobiliare, oltre 700 mila euro. E’ chiaro quindi che un significativo piano di efficientamento energetico si tradurrà, in ottica di bilancio, in un considerevole risparmio di risorse negli anni successivi.
Sul fronte dei tributi ci saranno sgravi fiscali per privati e pubblico?
Da questo punto di vista, ci sono buone notizie.
L’ufficialità si avrà solo dopo il pronunciamento del Consiglio Comunale, ma posso confermare che è nostra volontà estendere l’esenzione dell’addizionale IRPEF ai redditi fino a 12.500 euro (la soglia attuale di esenzione è pari a 11.000 euro).
Come dicevo in apertura, gli spazi di manovra a nostra disposizione sono davvero ridotti, ma crediamo sia arrivato il momento di dare un segnale tangibile ai cittadini che fanno più fatica, a fronte di un costo della vita in continua crescita.
E’ un piccolo passo, vorremmo fare ancora di più e ci impegniamo a farlo non appena sarà possibile, ma vorremmo fosse il primo segnale di un cambio di rotta che auspichiamo di poter implementare nel prossimo futuro.
Presto si dovrà approvare il nuovo PGT. Questo nuovo strumento favorirà l’insediamento di attività produttive e se sì come? Come rendere Manerbio attrattiva dal punto di vista produttivo e commerciale?
Quando ci siamo insediati, abbiamo “ereditato” una Variante al PGT che la precedente amministrazione ha ritenuto di adottare in Consiglio a un solo mese dalla scadenza del proprio mandato. I margini di intervento a nostra disposizione erano a quel punto pochi, ma abbiamo cercato di sfruttarli al massimo, al fine di introdurre nuove misure che possano risultare efficaci per un rilancio del territorio.
In accordo col Sindaco (che è titolare della delega all’Urbanistica), proporremo un taglio del 50% degli oneri connessi all’attuazione di nuovi ambiti produttivi (i cosiddetti Standard di qualità). Da questo punto di vista Manerbio ha avuto, fino ad oggi, un livello di costo nettamente superiore rispetto ai comuni limitrofi, circostanza che ha determinato una crescita dei comparti produttivi di questi ultimi a fronte di una sostanziale immobilità del nostro territorio.
Con questa misura, puntiamo a rilanciare l’attrattività del nostro comune ai fini dell’insediamento di nuove attività produttive.
Un occhio di riguardo sarà poi riservato alle aziende già presenti sul nostro territorio, che manifestano l’esigenza di ampliare la propria capacità produttiva. Puntiamo in questo senso ad ulteriori misure di incentivazione, funzionali al sostegno della competitività dei nostri imprenditori manerbiesi.
Abbiamo poi attivato un canale di dialogo con Regione Lombardia, al fine di attrarre sul territorio risorse messe a disposizione per infrastrutture ed altre opere utili a migliorare la competitività delle imprese.
Infine, anche se in questi primi mesi il mio tempo è stato assorbito in larga parte da questioni connesse al Bilancio, vorrei incontrare uno per uno gli imprenditori manerbiesi, non in Comune bensì presso le loro sedi. Vorrei parlare delle opportunità che stiamo creando, ricevendo da loro suggerimenti, proposte e spunti di miglioramento.
Crediamo fermamente nella centralità del ruolo del comparto produttivo, perché il lavoro è uno degli elementi fondamentali su cui si fondano le prospettive ed i progetti di vita di qualsiasi cittadino.
Parliamo di agricoltura. Quali saranno le strategie da mettere in campo per dare nuova linfa a questo settore?
Le nostre imprese agricole si confrontano con un numero impressionante di variabili, ogni giorno sembra voler portare con sé una nuova sfida. L’elenco è lungo, potrei citare il caro-energia che ha fatto lievitare le bollette, i costi delle materie prime che spesso seguono l’onda della speculazione internazionale, un orientamento comunitario che spesso trascura e penalizza l’alta qualità dei nostri prodotti, le emergenze sanitarie, quale quella in essere -assai critica- della peste suina.
E’ chiaro che la portata degli interventi a sostegno del settore richiede necessariamente una matrice nazionale o regionale.
In ogni caso, per quanto ci riguarda, stiamo definendo un progetto che andremo a sottoporre all’attenzione di Regione Lombardia, finalizzato a nuove strategie di riduzione dell’impatto ambientale delle aziende agricole-zootecniche del territorio.
Le parole d’ordine, in questo senso, dovranno essere “semplicità” ed “efficacia”. La nostra idea è che il settore agricolo-zootecnico sia un valore fondamentale del nostro territorio, che deve tuttavia trovare una coniugazione ideale con il principio di sostenibilità e salvaguardia ambientale. Le tecnologie a disposizione, in questo senso, sono molteplici ed assai evolute, ma spesso poco accessibili per aziende di piccole e medie dimensioni. E’ arrivato il momento che i territori inizino a porsi questo problema, al fine di garantire ai nostri allevatori l’accesso a soluzioni economiche e realmente efficaci.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo delle proposte e ce ne faremo portatori nell’interesse del nostro territorio.
Un’ultima domanda, Assessore, relativa ad un tema cruciale e molto sentito dai manerbiesi. Ci sono prospettive rispetto al recupero dell’area Marzotto?
Non è un mistero il fatto che il dossier dell’Area Marzotto sia uno dei principali sul tavolo del Sindaco e, in parallelo, una mia priorità come Assessore allo sviluppo economico.
Di certo, la prospettiva macroeconomica non è incoraggiante, considerando che si profila un periodo di rallentamento dell’economia globale, con una situazione di inflazione elevata e di alto costo del denaro. Uno scenario non certo entusiasmante per qualsiasi investitore.
Ma proprio in ragione di queste premesse, riteniamo necessario un approccio radicalmente nuovo, in cui l’Amministrazione comunale non si limita ad “attendere” gli eventi con un ruolo da spettatore, ma si rende in qualche modo parte attiva per incoraggiarne l’evolversi.
In questo senso, posso dirle che abbiamo già da tempo avviato un positivo confronto con la proprietà dell’area, con la quale abbiamo impostato un dialogo costruttivo e dalla quale abbiamo ricevuto attenzione e riscontro.
Si tratta di persone serie ed affidabili, con le quali riteniamo possibile lavorare ad un progetto credibile.
Ovviamente, è presto per dire qualsiasi cosa. Anche perché, per natura, ci piace anteporre i fatti alle parole.
Per questo, mi permetta di limitarmi a dire, con serietà e impegno, che “ci stiamo lavorando”.