Nel 2019 è stata comunicata la chiusura anticipata (nel dicembre 2017 anziché nel 2023) del piano con cui si è proceduto a mettere in ordine i conti del Comune di Manerbio. A distanza di un anno come è oggi la situazione delle casse comunali?
Il percorso è pienamente concluso con il risanamento dell’Ente. Il Comune di Manerbio oggi ha riguadagnato terreno sia dal punto di vista della capacità organizzativa che finanziaria. Questo è il primo bilancio completo dopo la conclusione, lo scorso anno, del piano di rientro e ci dà grandi soddisfazioni perché ci ha consentito anche di affrontare serenamente i numerosi problemi legati alla emergenza da coronavirus. Si tratta di un risultato di buona gestione sia dell’Ente Comune che della nostra Società partecipata Acm.
A breve in consiglio comunale sarà approvato il bilancio consuntivo. Ci può già anticipare qualcosa?
Il consuntivo che approveremo a breve ha un avanzo libero di 1 milione e 100 mila euro, già al netto degli accantonamenti che abbiamo fatto nei vari fondi. Gli accantonamenti obbligatori sono già stati stanziati, così come ad esempio i fondi per le passività potenziali e per i crediti di dubbi esigibilità. Questo ci dà la possibilità di sentirci al riparo da possibili imprevisti. L’avanzo di bilancio è il risultato della gestione comunale del 2019 e in questa cifra non rientrano i contributi statali dei vari decreti dell’emer-genza sanitaria da Coronavirus. Sono state ottimizzate le risorse a disposizione ed evitati gli sprechi.
Come sarà utilizzato l’avanzo di oltre un milione di euro?
L’avanzo di bilancio sarà utilizzato per interventi di tipo sociale ed economico, ma anche in piani relativi al recupero del decoro urbano. Saranno approntati progetti rivolti a famiglie in difficoltà economica, a coloro che hanno perso il lavoro o alle persone in cassa integrazione. Tra le proposte in campo c’è l’idea di istituire una card da destinare alle persone con problemi economici e da utilizzare esclusivamente all’interno degli esercizi commerciali di Manerbio unendo in questo modo l’aiuto alle famiglie in difficoltà e l’aiuto ai nostri commercianti che sono stati anch’essi enormemente danneggiati da questa emergenza. Grande attenzione poi l’avremo per tutto il comparto produttivo e commerciale. Abbiamo deciso infatti di non far pagare la prima rata della Tari a tutte le attività che hanno fermato la loro produzione nella fase di emergenza covid. Complessivamente ci sarà quindi una mancata entrata di circa 170 mila euro. Inoltre, le famiglie che non avranno ottenuto il bonus dall’Inps per centri estivi dei figli potranno avere un contributo comunale che consentirà di abbattere del 50% la spesa per questo servizio che diverse realtà svolgono sul territorio di Manerbio. Si tratta di tutti i centri estivi che hanno comunicato la loro adesione ad istituire questo servizio al Comune.
Quali sono state le manovre che hanno consentito di ottenere questo avanzo di bilancio?
Le manovre sono state molteplici e, in ultima analisi, si traducono in una oculata gestione complessiva delle risorse del Comune. Posso citarne qualcuna a partire dalla razionalizzazione delle tre Società partecipate inglobate in una sola – Acm – o dalla rinegoziazione dei mutui con la cassa depositi e prestiti (possibilità che ci è stata data dal decreto liquidità) che ci ha concesso, oltre che di allungare la scadenza fino al 2043 di abbassare il tasso di interesse. Questo ci ha permesso di ottenere una maggiore liquidità che si traduce in 600 mila euro nel primo anno e in circa 480 mila euro nei prossimi anni. Queste risorse potranno essere utilizzate in ambito sociale. A dimostrazione della salute del nostro bilancio anche il fatto che i pagamenti delle fatture ai fornitori, che normalmente in pubblica amministrazione avvengono in tempi molto lunghi, da noi vengono effettuati in 10 giorni circa. Inoltre, siamo sempre riusciti a pagare i mutui accesi e non abbiamo mai fatto ricorso a prestiti o ad anticipazioni di cassa. Oggi abbiamo una buona disponibilità di cassa che ci permette di guardare al futuro con sufficiente serenità. Abbiamo fatto importanti operazioni di recupero di Imu e Tasi non pagate e siamo intervenuti per alleggerire l’addizionale comunale Irpef, non riducendo l’aliquota, ma alzando la soglia del reddito per l’esenzione (si è passati da 8000 euro a 11.000 di reddito esente dall’imposta). Non dimentichiamo poi che il Comune ha continuato, nonostante le difficoltà, ad erogare in questi sette anni oltre 200 mila euro all’anno alla Fondazione Ferrari. A partire da settembre la cifra erogata alla Fondazione avverrà in altra modalità, ovvero attraverso l’abbattimento delle rette alle famiglie in base all’Isee.
A quanto ammontano i contributi statali relativi anche all’emergenza sanitaria?
Ad oggi dallo Stato sono arrivati circa 980 mila euro, si tratta di fondi inseriti nel decreto rilancio e sono contributi vincolati in ambito sociale ed economico. Prima di questi sono arrivati e già utilizzati 69 mila euro per i buoni spesa per famiglie bisognose. Il Comune di Manerbio ha poi aperto un conto corrente per interventi dedicati alla pandemia. E grazie alla generosità dei cittadini manerbiesi, delle aziende del nostro territorio e di alcune associazioni abbiamo raccolto circa 49.700 euro.
Alla luce di questi importanti risultati positivi, quali sono i progetti per il futuro?
I progetti sono numerosi e in fase di valutazione. E’ certo che questo avanzo di bilancio ci dà la possibilità di ripensare ad alcune questioni tuttora in sospeso con uno sguardo nuovo. Mi riferisco, per esempio, alla situazione delle piscine comunali e del bocciodromo. Per il centro natatorio di via Verdi l’idea è quella di proseguire con la ricerca di un partner o società fino alla fine dell’anno. Terminato questo periodo l’amministrazione comunale potrebbe anche valutare l’ipotesi di accollarsi l’intervento di riqualificazione delle piscine in attesa di individuare poi la gestione. Per quanto riguarda il bocciodromo stiamo facendo una riorganizzazione generale e stiamo ipotizzando di destinare una parte dell’edificio ad area polifunzionale.
In conclusione?
In conclusione sono molto soddisfatta di questo risultato perché ci permette di valutare importanti interventi ed aiuti in questa fase di estrema necessità. Ho sempre avuto un occhio di riguardo ai bisogni di tipo sociale del nostro Comune e temo che da settembre questa necessità sarà di gran lunga maggiore. Da oggi però ritengo che i Comuni dovranno avere un’attenzione particolare anche verso le aziende e le attività commerciali del proprio territorio per cercare di tenere attivo e, nel limite del possibile, sano tutto ciò che può creare lavoro.
E farò sicuramente il possibile per sostenere il nostro Comune. In ultimo, mi permetta di dire, che questo bilancio è anche una vittoria personale su un impegno preso sette anni fa: ora il risanamento è completo!
Barbara Appiani