«In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe» è un programma televisivo condotto da Carlo Lucarelli, in onda su Sky Arte.
In questo programma Lucarelli racconta l’origine e i risvolti delle maggiori fiabe.
«Da scrittore di noir – ha spiegato lo stesso Lucarelli –ho sempre ammirato il lato horror delle fiabe: una concezione un po’ terroristica di una certa pedagogia le riempiva di mostri e fattacci di sangue che hanno sempre fatto fare un salto sulla sedia a tutti i bambini. Dentro però, c’è molto di più.
Oltre a personaggi bellissimi e una tecnica narrativa sempre efficace, nelle fiabe c’è la capacità di raccontare il contesto storico in cui sono nate, con le sue problematiche e le sue contraddizioni, attuali adesso come allora. Uno specchio dei tempi e del cuore umano. Come un noir, appunto».
«In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe» conduce lo spettatore in un mondo che credeva di conoscere e, svelando gli aspetti non noti delle storie più conosciute, lo immerge in una atmosfera magica e inquietante, portandolo a scoprire che forse il cattivo non è solo il lupo.
Ad esempio: se dietro a Cappuccetto Rosso si nasconde l’ossessione seicentesca per la licantropia?
Ancora: se in Peter Pan ritrovassimo il fenomeno delle frequenti morti premature dei bambini nell’Ottocento?
Se lo stesso Peter Pan fosse un malinconico angelo della morte?
Insomma: questo programma svela quello che mai avremmo immaginato da bambini, e cioè che, oltre al lupo, agli orchi e alle streghe, nelle fiabe ci possa essere qualcosa di ancora più pauroso e inquietante: la realtà.
Domanda: cosa c’entrano Carlo Lucarelli e le fiabe con Montichiari? C’entrano eccome, perché uno dei suoi luoghi simbolo, lo splendido Castello Bonoris, è stato scelto come location per il succitato programma.
Pare che la produzione e i responsabili del programma siano stati colpiti dalle stanze del castello, «al punto – riferisce l’assessore Angela Franzoni – che l’hanno considerato al programma proprio per il suo aspetto da favola. Ovviamente siamo molto contenti di tutto questo interesse per il nostro vecchio maniero. Anche questo… fa cultura».
MT Marchioni