Il pianto e la tristezza calano all’inizio del viale del cimitero, là dove si intraprende il cammino per salutare chi non c’è più. 

Ora c’è un segnale che invita a chinare il capo e a dedicare il pensiero a coloro che ci hanno lasciato per sempre.

All’ingresso della via del camposanto di Orzinuovi, vicino al parcheggio, dal mese scorso ci sono 15 cipressi, piantumati in onore delle vittime del Covid.

Si ergono verso il cielo, per designare l’anima che si avvia verso il regno celeste.

Ad offrire gli alberi alla comunità di Orzinuovi è stata l’associazione “Valentia” di Vibo Valenza, realtà impegnata dal 2017 in iniziative sociali, presieduta da Antony Lo Bianco, che in occasione della cerimonia di piantumazione è venuto a Orzinuovi insieme ad altri membri del suo gruppo per il taglio del nastro. 

Insieme a lui il sindaco di Orzinuovi Gianpietro Maffoni; il vicepresidente della Provincia di Brescia Guido Galperti; il consigliere regionale Federica Epis; gli assessori del Comune orceano; il comandante della Polizia locale, Vittorio Paloschi; il parroco don Domenico Amidani e la fanfara dei Bersaglieri di Orzinuovi . 

L’iniziativa parte da un libro pubblicato da “Valentia” col titolo “Storie da ricordare – Grandi imprese e solidarietà ai tempi del Coronavirus”, i cui proventi hanno finanziato l’acquisto degli alberi.

“E’ un gesto nobile in ricordo di uno straziante periodo e delle vittime orceane che hanno perso la battaglia contro il virus.

Ringrazio l’associazione “Valentia” e la Provincia di Brescia, col suo presidente Samuele Alghisi, che ha promosso questa iniziativa. Il pensiero va ai nostri cari, a momenti che non vorremo più rivivere, ma è doveroso sempre un grazie a chi si è impegnato, ai sanitari, ai volontari, a chi ha fatto in modo che la tragedia, seppur grave e dilagante, potesse essere contenuta. – ha detto Maffoni.

Questo è il 31° parco costruito dall’associazione “Valen-tia” in Italia e il primo in Lombardia. 

“Il nostro libro – ha spiegato il presidente Lo Biancoracchiude la testimonianza di chi non si è fermato nelle difficoltà. 

Orzinuovi è stato un paese particolarmente colpito ed è qui che abbiamo voluto lasciare il nostro segno per commemorare chi non c’è più, ma anche chi si è messo in prima linea per aiutare gli altri”.

Il tragico periodo vissuto da Brescia è stato ripercorso anche dall’onorevole Galperti: “Di quanto abbiamo vissuto ci resterà la consapevolezza della nostra precarietà e dei nostri limiti; la volontà di essere stati uniti e solidali al di là delle parti. 

E poi la straordinaria mobilitazione delle associazioni, estremamente preziose per il loro supporto”

sp