Il sindaco Marco Togni ha preso carta e penna (un senso metaforico, s’intende), rivolgendosi ai suoi concittadini per chiedere un contributo in favore della banda di Montichiari, che ha bisogno di rinnovare le divise. Quelle attuali, infatti, hanno oramai trent’anni, e vanno proprio cambiate. L’amministrazione comunale ci mette del suo, ma sarebbe bello, scrive il primo cittadino, che anche i monteclarensi partecipassero.
«Cari concittadini – esordisce Marco Togni -, tra le tante associazioni attive nel nostro Comune, un posto di assoluto rilievo lo ricopre la banda cittadina Carlo Inico, che rappresenta un prezioso patrimonio culturale locale essendo la realtà più longeva di Montichiari con una storia molto interessante.
Antichi documenti attestano infatti la presenza di una associazione musicale, finanziata dall’ente municipale, fin dai primi del-l’Ottocento».
Fatta questa introduzione, il primo cittadino racconta la storia della banda: dal 1825, quando «il nostro paese era inserito nell’elenco di quelli autorizzati a far esibire la loro Banda in occasione della visita nella Bassa dell’arciduca Francesco Carlo», fino «all’attuale maestro Massimo Pennati, che guida il gruppo dal 2013 sotto la presidenza storica del signor Francesco Badalotti».
Sono certo, continua Togni, «che vi sia piaciuto conoscere un po’ della storia della nostra banda cittadina, che ha dato prova nel tempo di saper crescere e promuovere virgulti musicali poi sbocciati in contesti nazionali e internazionali prestigiosi, senza dimenticare il prezioso ruolo di scuola di musica per i nostri ragazzi.
Nel ruolo di sindaco, ho voluto lasciarvi qualche nota interessante per condividere l’importanza che la banda riveste per tutti noi».
Il sindaco viene poi al sodo: «Ma c’è dell’altro che desidero comunicarvi.
Il ruolo acquisito da questa nostra istituzione dalla lunga storia richiede infatti capi d’abbigliamento, e in particolar modo divise, all’altez-za del suo prestigio: le attuali vengono indossate da almeno 30 anni nonostante…
La Banda, che non è supportata da alcun sponsor, ma che si regge sulle proprie entrate e sul finanziamento annuo dell’amministrazione comunale, necessita ora di un contributo che le consenta di acquistare nuove divise che vadano a sostituire quelle sinora utilizzate».
Come amministrazione «abbiamo già garantito l’ero-gazione di un contributo pubblico, che vorremmo però non fosse a completo carico della collettività, ma, proprio perché la banda comunale è un tesoro e un patrimonio di ogni monteclarense, ci piacerebbe che ognuno di noi, privato o azienda soprattutto, facesse la propria parte.
Certo che questa mia richiesta troverà il vostro interessamento e ringraziandovi sin d’ora per ciò che potrete fare, vi invito a contattare la banda o direttamente l’amministrazione comunale che potrà fare da tramite».
Da parte nostra, non ci resta che confermare che le divise hanno proprio bisogno di essere cambiate, quindi sperare che l’appello del sindaco non cada nel vuoto.
Maria Teresa Marchioni