La forzata interruzione dei concerti pubblici, a causa delle restrizioni anti-contagio, ha ben pesato (come ben sanno i lettori di “Paese Mio”) sulla Civica Associazione Musicale S. Cecilia di Manerbio.
Ma la Banda non si è scoraggiata e – quest’anno – ha anche una fonte di reddito in più.
Il DPCM del 16 aprile 2021 ha esteso alle associazioni culturali la possibilità di ricevere il due per mille sulle imposte sul reddito delle persone fisiche.
Ovviamente, è compresa la “S.Cecilia”.
Un vero toccasana: la Banda ha spese fisse legate all’ac-quisto, all’aggiornamento e alla riparazione degli strumenti, che sono tanto onerose quanto indispensabili. L’arrivo del Covid-19 ha aggiunto le uscite dovute alla necessità di procurarsi termoscanner e prodotti igienizzanti. Questo senza contare il materiale di cancelleria.
Quanto alle speranze per l’estate, si attende il sospirato passaggio della Lombardia a “zona bianca”, senza restrizioni d’alcun tipo ai movimenti.
Nell’attesa, sono già stati richiesti al Comune di Manerbio gli spazi aperti per i concerti: in particolare, l’Area Feste di via Duca d’Aosta sarebbe ottimale per le prove.
Si desidera preparare i saggi finali della scuola di musica, sospesi l’anno scorso.
Quanto agli spazi chiusi, il 26 e il 27 novembre 2021 (salvo imprevisti) la Banda tornerà al Politeama, per il tradizionale Concerto di S. Cecilia preceduto dalle prove generali.
Contagi permettendo, l’estate rivedrà i concerti all’aperto e ricominceranno anche le esibizioni del coro “Sotto la Torre”.
Quali sono i timori?
Ovviamente, bisogna scongiurare un nuovo diffondersi del Covid.
Poi, si deve tener conto del mancato esercizio di diversi bandisti, i quali non hanno avuto agio di suonare il proprio strumento a casa.
Ma la buona volontà (come la speranza) è sempre l’ultima a morire.
Erica Gazzoldi