“La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della Comunità nazionale ed interna-zionale”(Legge 157 del 1992).
Nel 2017 nasce il Distaccamento di Brescia della Guardia Nazionale Ambientale dall’impegno e dalla dedi-zione di un gruppo di volontari e dalla determinazione di Caterina e dal suo amore per i più deboli; questo la porta ben presto a collaborare col corpo di Polizia Provinciale competente in materia di protezione della fauna autoctona.
Oggi sono 24 i volontari dell’associazione che con propri mezzi e grazie alla collaborazione della Polizia Provinciale si occupano di rispondere alle segnalazioni dei privati che ritrovano animali in difficoltà: nessuno viene tralasciato… c’è la storia della piccola faina trovata a bordo strada disorientata e ancora da svezzare, il cucciolo di volpe di qualche giorno fa vagante nei pressi della corda molle zona Giardineria, la civetta bianca leucistica, una rara forma di albinismo che la metterà alla prova più di altri nella dura lotta per la sopravvivenza, ed ancora l’airone impigliato nelle reti abbandonate dall’incuria e dall’accidia dell’animale uomo, i piccoli di merlo predati, i ricci trovati a bordo strada e tanti altri salvataggi frutto di tanto impegno.
Gli animali soccorsi vengono portati al Cras di Paspardo o di Bergamo in Valpredina per ricevere le cure necessarie ed essere reintrodotti in natura.
Qualora un privato cittadino si imbattesse in un animale ferito, disorientato e comunque apparentemente bisognoso di soccorso può chiamare il numero 0303748000 attivo h 24 appartenente alla Polizia provinciale di Brescia competente per città e Provincia che veicolerà le telefonate al corpo di volontari.
Ho avuto modo di appurare personalmente l’efficienza e l’amore di queste persone. Abito a Orzinuovi e mi sono trovata a soccorrere un pullo di merlo predato ignara di quale sia il modo di trattare animali selvatici.
Telefonicamente, dalla preparatissima Tiziana, mi è stato dato tutto il supporto necessario e nel giro di 24 h un ”animal rescue corp”, (pensai: ce li abbiamo anche nella nostra Provincia quindi non solo negli USA!) è venuto a prelevare il merlo per portarlo al Cras di Paspardo: Giorgio e Beppe, hanno dedicato il loro weekend al recupero dei malcapitati, con loro pandino generosamente fornito dalla Provincia presidiano, unitamente agli altri volontari, l’intero territorio. Avevano sul pandino anche una piccola lepre investita da una automobile, speriamo ce la faccia!
È così che conosco Elisa,Tiziana e Caterina, anime dell’associazione, che mi spiegano di quanto impegno, energie, e amore ci vuole per aiutare il nostro immenso patrimonio, la fauna selvatica con la quale condividiamo la nostra casa Terra.
Nel 2020 nonostante le limitazioni agli spostamenti causate dal Covid sono stati 642 gli animali soccorsi, in questa prima metà del 2021 già 250 recuperati e trasferiti al Cras: senza l’opera di queste persone perderemmo un patrimonio di biodiversità enorme. Storie di passione, Caterina ha una mascotte, la sua cornacchia disabile, cieca, affidatale dal Cras dopo essere stata soccorsa; Elisa invece ha le Hermanni, le tartarughe nella red list delle specie minacciate affidategli in custodia giudiziale dal Corpo Forestale, anche esse recuperate da situazioni di pericolo, Tiziana è la mamma dei piccoli pulli ai quali dedica gran parte del suo tempo libero.
Gli animali soccorsi stazionano dai volontari il tempo necessario ad essere trasferiti al Cras, rapaci e pipistrelli per l’importanza faunistica che rivestono vengono immediatamente soccorsi e trasferiti al Cras; gli ungulati e i cinghiali sono di competenza della polizia provinciale dato il dispendio di mezzi e la difficoltà del recupero.
Una macchina che funziona quella di cooperazione tra forze dell’ordine e volontari che permette interventi capillari sul territorio.
Il privato cittadino non puo’ detenere fauna selvatica, patrimonio esclusivo dello stato, ma un obbligo morale etico e di civiltà ci impone di prestare soccorso agli animali, spesso vittime proprio dell’impatto che le attività antropiche hanno sull’am-biente: animali investiti, animali privati delle loro tane per interventi di urbanizzazione, animali predati dalle nostre mascotte domestiche.
I volontari della Guardia Nazionale Ambientale, associazione di guardie ecozoofile, hanno inoltre competenze in materia di vigilanza sul-l’ambiente e animali di affezione, collaborano con Enpa, OIPA, ATS e altre associazioni per la gestione delle colonie feline e situazioni di maltrattamento.
Qualora il buon cuore vi facesse venire voglia di contribuire alle spese necessarie per i soccorsi per il cibo e le cure l’Iban della Guardia Nazionale distaccamento di Brescia è: IT59K0760114400001028587853, facciamo la nostra parte per questo stupendo Patrimonio!.
Silvia Corbani