Non appena si concluderanno le attività didattiche, il polo scolastico, che ospita scuola primaria e secondaria di primo grado, sarà oggetto di un importante progetto di ampliamento.
«Si parla di questo progetto da oltre 10 anni – riferisce il sindaco Marco Franzelli –, ma non si è mai fatto nulla.
Ora, complice anche l’emergenza sanitaria, è arrivato il tempo di passare dalle parole ai fatti.
Com’è noto, a causa dell’emergenza Covid le aule sono risultate non idonee così, in accordo con la dirigente scolastica Letizia Elena Sibilia, abbiamo cercato le possibili soluzioni per poter consentire l’attività didattica per l’anno in corso, oramai concluso.
Il risultato finale di questi studi è un bel progetto all’avanguardia sotto il profilo tecnologico, che prevede un ampliamento del plesso scolastico con una nuova ala polifunzionale».
La popolazione scolastica di Roccafranca e Ludriano è significativa: ci sono oltre 550 ragazzi, fra scuole medie ed elementari, che attualmente frequentano in strutture esistenti non adeguate per tutte le attività.
«Il progetto – spiega il sindaco Franzelli – prevede l’ampliamento di una parte delle scuole elementari così da riuscire a garantire spazi in più alle scuole medie. La realizzazione di queste tre nuove aule in un unico blocco, con tanto di laboratori e bagni, renderà questa nuova ala del tutto indipendente.
Inoltre, e questo è un dato fondamentale, abbiamo previsto di realizzare questa nuova struttura in classe quattro, quindi antisismica, e ciò la rende adatta a diventare un ambiente polifunzionale se in futuro non dovesse più servire alla scuola».
Se, dunque, la popolazione scolastica dovesse ridursi e non dovessero servire aule e laboratori, questo nuovo blocco potrebbe essere usato per altre attività: «Penso ad una eventuale sede per le associazioni o sede del Coc, cioè centro operativo comunale per i momenti di emergenza.
Inoltre, ma questo è già nei piani, quando ci saranno elezioni potremo utilizzare questo spazio al posto delle elementari, così si andrà ad interrompere solo l’attività di una classe».
Tutta la struttura sarà tecnologicamente avanzata: dagli impianti, agli infissi, ai cementi.
Le aule saranno cablate per rendere la scuola 4.0. Il costo dell’opera si aggira sui 320 mila euro.
«Duecento mila euro arrivano da fondi ministeriali recuperati dalla zona rossa; altri, 60 mila euro li abbiamo ottenuti dal Piano Marshal di Regione Lombardia e 60 mila euro li mette il Comune.
Questo – sottolinea Franzelli – è un progetto di innovazione.
Noi crediamo fortemente che la formazione di quelli che saranno i cittadini del futuro nasca proprio dalle scuole e quindi dall’aspetto culturale dell’appren-dimento scolastico.
Per questo dico grazie all’impegno dei nostri docenti che fanno un lavoro ottimo tutti i giorni a fianco delle famiglie per costruire il futuro dei nostri giovani e quindi del nostro paese».
MT Marchioni