Per Rina De Marco Meloncelli la giornata del 16 maggio ha segnato un nuovo traguardo sul sentiero della vita.
L’arzilla nonnina, nata a Orzinuovi nel 1920, ha soffiato 101 candeline nella Casa di riposo.
Scampata all’influenza spagnola, alle due guerre mondiali, e ora anche al Covid- 19, è la seconda signora più anziana di Orzinuovi.
Prima di lei c’è una sua coetanea che però ha compiuto gli anni in marzo.
Sarà poi la volta di un uomo orceano, che attende a ottobre di brindare orgogliosamente al secolo di vita.
I festeggiamenti non sono stati quelli che Rina avrebbe meritato per la forza d’animo con cui ha superato il secolo di vita.
Le restrizione imposte dal coronavirus hanno lasciato poco spazio a parenti ed amici, che però non le hanno fatto sentire la loro mancanza.
I due figli Ilde e Emilio l’hanno raggiunta per un saluto al di là delle vetrate, insieme al vicesindaco Laura Magli e al presidente del Consiglio comunale, Giovanna Zanotti.
Lei, con la sua tenerezza da bisnonna, visibilmente emozionata, ha subito chiesto della nipotina Beatrice, alla quale è molto affezionata.
L’ultracentenaria orceana, nonostante la veneranda età, in quanto a salute non se la cava per niente male: poche medicine e un’invidiabile lucidità mentale, grazie alla quale le riaffiorano alla mente episodi e storie dell’antico passato di Orzinuovi. Uno scrigno prezioso di notizie e di ricordi che molti amano ascoltare.
Rina De Marco è molto conosciuta in paese, dove è stata per 40 anni la titolare di una gioielleria in piazza Vittorio Emanuele col marito e il figlio Luigi, che è mancato in giovane età. Sarte di lusso, degne concorrenti dei brand più prestigiosi della moda del momento, sono state le sorelle della De Marco, ormai scomparse, note in paese col soprannome di “Cincillà”.
Le loro mani di fata hanno confezionato abiti da sposa di grande raffinatezza e rifiniture pregiate per molte donne di Orzinuovi e di tutta la provincia.
Tanti auguri alla signora Rina anche da parte della nostra redazione.
Silvia Pasolini