Nella serata del giorno di Pasquetta è andata in onda… la Colombola!
Una vera e propria tombola in modalità streaming, organizzata dai volontari degli oratori dell’unità pastorale di Rovato (Rovato Centro, Sant’Andrea, San Giuseppe, Lodetto, Duomo e Bargnana), che non ha avuto niente da invidiare a tante trasmissioni televisive professionali trasmesse sulle principali reti nazionali.
Don Giuseppe Baccanelli (dell’oratorio di Rovato centro) coadiuvato da don Gianni Zini (oratorio del viale della stazione), don Gianpietro Doninelli (Lodetto) e don Marco Lancini (S. Andrea), ha intrattenuto la comunità rovatese, collegata on line, con una diretta di ben tre ore circa. Il parroco, mons. Mario Metelli, è intervenuto per portare il proprio augurio ed i saluti a tutta la comunità.
La serata è stata coinvolgente e gioiosa e tutti hanno potuto dire la loro con messaggi, barzellette, richieste di saluti ed altro ancora.
Perfette l’organizzazione e la regia infatti, man mano che venivano estratti i numeri, si procedeva all’assegnazione dei numerosi premi. Un efficientissimo call center di giovani volontari riceveva istantaneamente le telefonate di coloro che avevano fatto ambo, terna, quaterna, cinquina e tombola.
Per ognuna erano disponibili premi multipli e, pertanto, dopo una veloce verifica, abilissimi giovani “drivers” li caricavano in auto per consegnarli direttamente a casa dei vincitori.
Non finisce qui, il momento della consegna avveniva in diretta grazie agli smartphone dei “corrieri” che hanno permesso collegamenti con tanto di saluti da parte dei fortunati destinatari.
Nel contempo don Giuseppe dava voce alle centinaia di messaggi che giungevano tramite la chat.
Davvero una serata spensierata e divertente che ha dato gran sollievo agli animi di tutti in quest’ultimo periodo di chiusura.
La “Colombola” è stato un vero e proprio successo con la partecipazione di oltre 400 persone collegate via Facebook ed al canale Youtube.
Come ci raccontano don Giuseppe e Pietro Quarantini (alcuni degli organizzatori): «Un evento del genere va preparato con cura ed impegno anche se, dopo il successo della tombola di Don Bosco a gennaio (la Tomboscola), si era già un po’ rodati.
Queste iniziative sono nate a partire da un gruppo di genitori che inizialmente si erano impegnati nella tenuta del bar aperto la domenica.
Con il secondo lock down si è cominciato a pensare come poter animare l’oratorio e poter fare delle attività nel rispetto delle restrizioni e delle regole vigenti.
Le prime iniziative sono state il Natale, poi la festa di don Bosco con la “Tomboscola”, il “Carnevale Solidale”, che ha visto la partecipazione del “Centro Missionario” e l’organizzazione di un servizio “take away” e di consegna a domicilio di frittelle, krpafen, lattughe e così via. Iniziative che hanno permesso a ragazzi, giovani e adulti di collaborare insieme coinvolgendo i diversi gruppi di volontariato: dai catechisti, agli scout, ai volontari della cucina, ecc».
Tutte occasioni per “mesco-larsi” con i ragazzi ed i volontari della cucina, arrivando così ad essere un gruppo affiatato di persone al quale si sono presto uniti anche genitori, adulti ed anziani.
A gennaio si è così iniziato a pensare a cosa fare per Pasqua.
La “Colombola” è nata dopo la notizia della nuova zona rossa con l’intento di organizzare un evento aperto a tutti; così si è pensato di regalare una cartella insieme alle uova.
Significative le collaborazioni con l’Avis e con il Rugby Rovato; quest’ultima ha colto l’occasione per un doppio gesto di solidarietà, regalando un uovo ai propri atleti che erano a casa ed aiutando l’iniziativa dell’oratorio.
Ed ecco alcuni numeri: sono state consegnate 2.350 uova, vendute più 600 stecche (600×6 cartelle), 250 le stecche regalate e 1.800 le cartelle nelle uova.
Oltre 420 i collegamenti durante la tombola, ma il vero successo è stato sociale, ossia il bellissimo gruppo intergenerazionale che si è creato in un momento critico ed il coinvolgimento delle associazioni e delle attività commerciali che hanno contribuito, non solo come sponsors, ma anche nella promozione della iniziativa.
Sono state cinque settimane di grande collaborazione da parte di tutti facendo percepire alla popolazione che l’oratorio è aperto al tessuto sociale comunitario e non chiuso su se stesso.
Ora in cantiere ci sono anche altre iniziative tra cui un “talent show”.
Don Giuseppe sottolinea inoltre che, insieme alle attività ludiche, c’è stata anche un’attività spirituale importante che portasse tutti a vivere la Pasqua nel suo pieno significato cristiano. Le iniziative sono state uno strumento per aggregare, per tentare di sollevare l’umore e dare un po’di gioia ed allegria in un periodo abbastanza difficile per tutti.
Un ringraziamento speciale va ai rovatesi per il sostegno e per la partecipazione, senza i quali non si sarebbe raggiunto l’obiettivo inizialmente pensato e che, grazie al coinvolgimento di tutte le realtà parrocchiali, ha rappresentato un vero e proprio evento di unità pastorale.
Emanuele Lopez