Da sempre fedeli allo spirito della collegialità e del divertimento in compagnia, quasi una chimera in questi tempi tanto cupi, i ragazzi dell’associazione orceana Dadodadodici hanno voluto donare alla comunità un nuovo e godibile gioco da tavolo le cui radici affondano nei secoli nemmeno tanto bui del tardo Medioevo dell’Italia settentrionale.

Tra il XIV e il XV secolo infatti, le lande bagnate dal fiume Oglio furono, per lunghi anni, terreno privilegiato di scontro tra le due grandi potenze della Pianura Padana, da una parte la Serenissima Repubblica di Venezia (di cui Orzinuovi era fiera ed estrema fortezza a difesa del confine) ed il Ducato di Milano.

Protagonisti di queste battaglie furono, senz’altro, un ricco novero di grandi capitani di ventura, comandanti mercenari tanto spietati quanto affascinanti, il cui ricordo, spesso, affonda nelle nebbie del passato e di cui poco si ha modo di conoscere.

Ed è proprio così che nasce “Ghèba”, ideato e realizzato da Bruno Zanotti, Presidente di Dadodadodici, e dallo storico Davide Zucchi: giocare e divertirsi, conoscendo le biografie e le grandi imprese di questi condottieri.

Il regolamento è molto semplice ed intuitivo: servono due giocatori, la pancia di gioco (comodamente reperibile e stampabile gratuitamente dal sito della associazione inquadrando il QRcode nella foto) e qualche oggetto reperibile in qualsiasi casa, oltre una buona dose (che, per inciso, non guasta mai) di curiosità e desiderio di distacco dalla pedante monotonia di queste giornate tremendamente ripetitive.

Vestendo i panni di una o dell’altra fazione (ad oggi per gli orceani schierarsi con il Ducato non è più considerato tradimento, quindi nessun timore) si parte con una coinvolgente avventura, nella quale si potranno incontrare figure del calibro di Francesco Sforza, Cesare da Martinengo e Pandolfo Malatesta

«In questi tempi ancora difficili di lockdown, speriamo che questo piccolo regalo possa essere d’aiuto alla comunità per passare insieme qualche momento di divertimento in famiglia e, nel contempo, conoscere un po’ di più della nostra cultura e della storia del nostro bel territorio – ha raccontato Zanotti.

Grazie al grande lavoro di ricerca di Davide e al-l’apporto della nostra realtà associativa, sono convinto che “Ghèba” possa essere un’alternativa apprezzata e coinvolgente per tutti gli orceani». 

Dunque, cosa aspettiamo? Alla battaglia!

Leonardo Binda