Ne avevamo già parlato nel mese di dicembre quando l’associazione “Rovato e Frazioni del Fare”, nella persona del presidente Alberto Cicolari, decise di avviare una raccolta fondi con la finalità di poter ricostruire parte del muro perimetrale della chiesa di Santo Stefano, crollato anni fa a seguito di abbondanti precipitazioni.
Oggi, grazie all’interessa-mento di Osvaldo e Sara Bosetti e dell’architetto Stefano Belotti, il progetto è pronto ma sono necessari ulteriori fondi affinché possa essere messa in esecuzione l’opera di recupero.
«Dopo la ricostruzione delle mura venete crollate – dice Sara Bosetti – è con orgoglio che vogliamo portare ad esecuzione un altro ambizioso progetto, ossia la manutenzione straordinaria della chiesa di Santo Stefano che abbiamo particolarmente a cuore.
In collaborazione con l’architetto Stefano Belotti, che ne seguirà i lavori, e Alberto Cicolari, lo portiamo a conoscenza della comunità al fine di poter far confluire alla chiesa ulteriori fondi, necessari per la sua realizzazione.
È per questo motivo che lanciamo un appello a tutti i rovatesi affinché con la loro generosità possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo».
La cifra preventivata è di
€ 42.000; chi desiderasse partecipare all’iniziativa con un’offerta, potrà farlo inviando un bonifico intestato a:
Parrocchia S.M. Assunta
Iban-IT96F05034 5514000000011595
Mettendo come causale: Manutenzione straordinaria chiesa di Santo Stefano
Su specifica richiesta, la donazione effettuata potrà essere regolarmente certificata con una ricevuta rilasciata dalla parrocchia.
«Sin d’ora ringraziamo tutti coloro che vorranno sostenere il progetto – continua Sara Bosetti – e siamo sicuri che non resteremo delusi; in ogni caso sarà nostra premura dare un aggiornamento periodico sullo stato di avanzamento della raccolta fondi. I lavori saranno iniziati non appena raggiunto l’importo necessario».
Il progetto
Esponiamo le diverse fasi dell’opera che, va detto, va al di là del semplice recupero del muro di contenimento, andando ad interessare anche altri elementi come di seguito specificato:
1 – Sistemazione del terrapieno franato sul lato nord Le operazioni consistono sinteticamente nella sistemazione della zona a seguito del crollo parziale di un muro di contenimento del terrapieno sito in lato nord presso la chiesa di Santo Stefano e prevedono:
– Rimozione parapetto o ringhiera in ferro;
– Scavo di sbancamento per regolarizzare il terrapieno e rimozione dei relitti di muratura;
– Fornitura e posa in opera di pozzetti in cemento prefabbricato con fondo a perdere o a tenuta (a seconda delle necessità) per il ripristino dell’illuminazione;
– Fornitura e posa in opera di tubo autoportante per cavidotti in pead Ø 80 mm, corrugato, a doppio strato, in rotoli, a norma CEI EN 50086/2/4;
– Formazione di massetto in calcestruzzo per il nuovo parapetto;
– Formazione in muratura in pietrame per realizzazione di contrafforte o barbacane terminale alla muratura esistente;
– Fornitura e posa di nuove ringhiere parapetto per esterni;
– Messa a dimora di siepe con prunus laurus cerasus dell’altezza di cm 60-80, in zolla, due piante ogni metro.
2 – Sistemazione cordonata principale e restauro gradini scale
Le operazioni consistono nella riparazione della cordonata principale presso la chiesa di Santo Stefano e nel restauro delle scale in arenaria (pietra di Sarnico) di accesso alla chiesa che presentano fenditure e stuccature bisognose di un intervento specifico; in sintesi le operazioni prevedono:
– La rimozione della porzione di cordolo esistente identificata dalla D.L., mediante azione demolitoria modulata in modo da non arrecare danno alle strutture o manufatti adiacenti;
– La posa del cordolo in pietra di Sarnico di recupero, selezionato e portato alla misura in lunghezza occorrente, murato con ausilio di malta e mattoni occorrenti;
– Restauro scala ingresso laterale, da pulire accuratamente (con sabbiatrice, sabbiatrice ad acqua, idropulitrice, jos o altro sistema non distruttivo), rimozione delle stuccature cementizie esistenti, con utensili manuali o elettrici avendo cura di modulare l’azione demolitoria in modo ad non arrecare danno al manufatto, stuccatura di tutte le fessure e riempimento delle lacune con malta a base calce intonata cromaticamente e stesura di idoneo protettivo non filmogeno sulle superfici esposte alle intemperie;
– Restauro scala ingresso principale, da pulire accuratamente (con sabbiatrice, sabbiatrice ad acqua, idropulitrice, jos o altro sistema non distruttivo), rimozione delle stuccature cementizie esistenti, con utensili manuali o elettrici avendo cura di modulare l’azione demolitoria in modo ad non arrecare danno al manufatto; stuccatura di tutte le fessure e riempimento delle lacune con malta a base calce intonata cromaticamente e stesura di idoneo protettivo non filmogeno sulle superfici esposte alle intemperie.
3 – Messa a norma delle recinzioni e rifacimento delle copertine delle murature
Le operazioni consistono sinteticamente nella sostituzione della recinzione in sommità al muro di sostegno del sagrato sud e nella sistemazione delle copertine delle murature poste a delimitazione delle aiuole ai lati della cordonata principale; le opere in estrema sintesi prevedono:
– Rimozione parapetto o ringhiera in ferro;
– Fornitura e posa in opera di copertina per muretti in pietra e lastre di recupero in sommità alle murature poste a delimitazione delle aiuole ai lati della cordonata principale;
– Fornitura e posa di nuove ringhiere parapetto per esterni;
– Posa in opera di cordolo per esterni per regolarizzazione aiuole alberature esistenti.
Siamo certi che la città di Rovato risponderà con cuore e generosità a questo appello, consapevole del fatto che, Nostra Signora di Rovato, saprà essere grata a tutti per aver riportato al meritato splendore questo importante luogo di preghiera e meditazione.
Emanuele Lopez