Ci sono binomi indissolubili che attraversano inossidabili la storia, taluni facili ed altri più complessi e nondimeno riferiti a cose e personaggi. Nondimeno quando parliamo di Rovato è impossibile non associare alla capitale franciacortina le sue tante belle frazioni, che le fanno da corolla dalla notte dei tempi. Come dire dove va la prima seguono a ruota le altre. Esse sono tra loro diverse ma in comune posseggono tanta storicità e varie bellezze; ciascuna con peculiarità che attirano e stuzzicano la curiosità e l’interesse di quanti desiderano conoscerle. Ma non c’è rosa senza spina e, purtroppo, pure le Frazioni di Rovato hanno le proprie che, per questo motivo o quell’altra ragione, non sono ancora riuscite a togliere! Tra le altre ne spiccano (e… pungono) almeno un paio. In primis la grave mancanza di negozi ed attività economiche (salvo poche eccezioni) in grado di soddisfare perlomeno le principali necessità ed esigenze della collettività, cosicché favorirne una maggiore indipendenza e la seconda, non per importanza, la paradossale assenza di collegamenti (bus, corriera, navetta) che ad orari regolari e prestabiliti consentirebbero ai residenti il raggiungimento del centro senza l’impiego delle proprie automobili, oppure in mancanza di quest’ultime, con conseguente beneficio sull’inquinamento ed il traffico automobilistico. Queste sono spine nel fianco, per niente indolori, che andrebbero levate al più presto, naturalmente con l’impegno e la collaborazione di amministrazione e cittadini, perché gli abitanti delle Frazioni di Rovato sono cittadini di serie A al pari degli altri. Si dice che volere è potere e chissà che un giorno, auguriamoci non troppo lontano, possa corrispondere al vero. “Quando si rivolge tutta la propria volontà verso una cosa la si finisce sempre per raggiungere” Hermann Hesse.

Giuseppe Agazzi