A fronte della mozione approvata in Provincia (Mozione Sarnico), Ufficialmente l’Ambito Territoriale Omogeneo (ATO) ha sei mesi di tempo per identificare un progetto che, a parità di condizioni ambientali, economiche e tecniche, obbedisca alla mozione. In questa mozione è stabilito il principio per cui i reflui dei paesi del bacino del Garda siano tendenzialmente smaltiti in depuratori che si trovino nel bacino stesso (si fa il nome di Lonato).
Questo vuol dire che i reflui prodotti dai paesi limitrofi del Garda confluiranno comunque nel Chiese? Anche se attraverso un depuratore non collocato a Montichiari? Se cosi fosse, ci chiediamo: cosa cambia se il fiume si “stravolge” dopo di noi , invece che prima?
Se riteniamo che questa sia una soluzione ecosostenibile siamo in buona fede?
La Provincia adottando quella mozione è riuscita apparentemente a ottenere “un tempo supplementare”, fermando così il conto alla rovescia per sei mesi. Qualcuno è disposto a credere veramente che in questo tempo si possa tirare fuori, come un coniglio da un cilindro, un progetto alternativo in grado di competere con quello esistente?
Sei mesi sono un tempo troppo breve per ipotizzare un cambiamento del progetto e gli ingenti interessi economici in gioco mettono fretta.
L’On. Gelmini “tuona” che, se aspettassimo ancora un po’, rischieremmo di perdere i fondi stanziati dallo Stato.
L’ATO, l’ente che costruirà il depuratore, da parte sua, in questi sei mesi che stanno scorrendo, non ha neppure sospeso la procedura del progetto che prevede il depuratore a Montichiari. La mozione Sarnico, il frutto del risultato del voto in consiglio provinciale di lunedì 30 novembre 2020, (12 favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto) è nata piccola e rinunciataria e ci accompagna la spiacevole impressione che i territori interessati siano stati consapevolmente coinvolti in ritardo, quando la procedura era già molto “avanti”.
La mozione è il risultato di quella politica (e di quella classe politica) che considera un gran bel risultato se la pattumiera la mettiamo fuori dalla nostra porta e non in casa. Manca una valutazione di insieme per cui ognuno si difende come può, specialmente se le “soluzioni” (quali che siano) ci riguardano da vicino.
A difesa del nostro territorio, il Sindaco di Montichiari, in più occasioni ha dichiarato di essere contrario al maxi depuratore sul territorio del nostro paese. Questo lascia a tutti noi una speranza per la quale si possa ancora auspicare un cambiamento.
La più logica delle soluzioni e quella più in linea con l’eco-sistema, ci pare davvero essere quella di ampliare il depuratore già presente sul territorio di Peschiera del Garda e lasciare che i reflui siano scaricati nel fiume Mincio, alveo naturale del lago di Garda.
Noi vogliamo credere al Sindaco e lo invitiamo a non considerare neppure l’idea di eventuali proposte di compensazioni economiche; Montichiari ha già dato e continua a dare in tema di ambientale e non vorremo mai che il primo cittadino un giorno venga a riferirci che non c’è niente da fare e che quelle “compensazioni”, proposte come riconoscimento economico fossero da accettare.
Il Ministero dell’ambiente ha già ridicolizzato le osservazioni proposte dai Comuni interessati sul progetto in essere perché ha detto “vi daremo delle compensazioni per il disturbo arrecato”, a noi non interessa alcun ristoro! Non vogliamo altre fonti di inquinamento ambientale che sacrificano il nostro territorio per il “bene comune”.
Moderati Centro Destra
Movimento Civico
Solo Montichiari