Il Comune di Montichiari ha ancora a disposizione 11 posti per chi è interessato a fare un’esperienza di Servizio civile universale.
Per inoltrare la richiesta c’è tempo fino a lunedì 15 febbraio.
Per poter accedere a questo Servizio civile bisogna avere un’età compresa fra i 18 e 28 anni.
Ma cosa si fa precisamente durante questi 12 mesi di servizio civile?
Barbara Padovani (nella foto), assessore alle Politiche giovanili, spiega che «si tratta di un impegno lavorativo di 25 ore la settimana. per un monte ore annuo di 1145 ore, che viene retribuito con un assegno di 439,50 euro mensili.
Durante questo periodo, il volontario o la volontaria, fanno un’esperienza formativa (sono previste non meno di 80 ore di formazione) e lavorativa nei vari settori del nostro Comune».
Attualmente a Montichiari sono libere sei posizioni per lo sviluppo del Progetto Bussola: il lavoro consiste nel sostenere minori in condizioni di fragilità in ambito scolastico.
Altre quattro posizioni sono riservate al progetto “Muse-ando”, a supporto del-l’ufficio Cultura per organizzazione di eventi nei musei di Montichiari. Infine, una posizione è dedicata al progetto “Leggere tutti”: si svilupperà in nella biblioteca comunale.
“Sostengo sempre questa tipologia di bando – commenta con entusiasmo l’assessore Barbara Padovani -, perché ritengo che fare un’esperienza di volontariato, soprattutto in un settore dove c’è una commistione di aiuto e di cultura, dà la possibilità di crescita personale: è un valore aggiunto ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
E poi esperienze come queste fanno sempre comodo in un curriculum da presentare alle aziende.
Inoltre vorrei sottolineare che la legge prevede che vengano determinati i cosiddetti crediti formativi per coloro che prestano il Servizio civile universale, che possono essere poi riconosciuti nell’ambito dell’istru-zione o della formazione professionale».
E’ risaputo, conclude Barbara Padovani, «che anche le università possono riconoscere crediti formativi per attività prestate in questo ambito rilevanti per il curriculum degli studi.
Il periodo di servizio è inoltre riconosciuto sia ai fini del trattamento previdenziale, riscattabile, in tutto o in parte, a domanda del-l’assicurato sia a livello di un punteggio nei concorsi pubblici».
Per non dire del fatto che, in tempi di crisi imperante, un anno di lavoro non è certo una brutta prospettiva.
MT Marchioni