Provare gioia, felicità, contentezza ed emozioni definite “positive” è sicuramente piacevole e soddisfacente, ma spesso capita di sentire che mi abitano altre sensazioni meno “buone”.
È comune provare reazioni affettive in seguito a situazioni o eventi che vivo o a ricordi che emergono.
La tendenza comune è preferirne alcune ad altre. In realtà le emozioni non hanno connotazioni negative o positive. Questa è una diffusa attribuzione.
Le emozioni mi abitano per darmi delle informazioni utili su ciò che vivo.
Parrà forse impopolare, ma questa utilità è insita anche quando provo rabbia!
La rabbia è un segnale di avvertimento che è bene non trascurare. È qualcosa che sento interiormente. Esiste per un motivo ben preciso e merita sempre rispetto e attenzione da parte nostra. È un’emozione universale, si muove dentro di me e che è importante distinguere dalla violenza, che ha a che fare con la messa in atto della rabbia.
La violenza invece non è rabbia, non è un’emozione che si muove dentro di me, bensì un’azione volontaria, prepotente, esercitata da un soggetto su un altro, in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà, con mezzi fisici o psicologici.
Diversa dalla rabbia è anche l’aggressività, che è un aspetto del carattere o del comportamento che si configura in manifestazioni eccitate o violente.
La rabbia ha la caratteristica benefica di essere un messaggero che mi vuole informare che qualcosa non va, che i miei diritti vengono violati, che i miei bisogni o desideri non sono soddisfatti come vorrei e, cosa molto importante, che sto evitando di affrontare una questione emotiva importante in una relazione e sto compromettendo una parte di me: convinzioni, valori, desideri, ambizioni.
Quando siamo arrabbiati spesso ci comportiamo in modo non funzionale. In modo particolare spesso colpevolizziamo l’altro o noi stessi, alimentando il senso di amarezza ingiustizia e il distacco emotivo oppure restiamo in silenzio, diventando tristi, autocritici o non la manifestiamo apertamente illudendoci di proteggere le nostre relazioni, di evitare sentimenti e azioni che potrebbero portarci in conflitto con l’altro oppure ci sfoghiamo esplodendo, lamentandoci a chiara voce senza chiarezza e controllo.
Sfogandola esplodendo o spostarla su situazioni diverse
intensifica, in realtà, i problemi di cui ci lamentiamo. Questi sono alcuni dei comportamenti che attuiamo quando proviamo rabbia, ma, sottolineo, gli agiti non hanno a che fare con l’emozione stessa.
Che fare allora?
Imparare modi funzionali e utili per esprimerla e condividerla.
La rabbia è un’emozione fruttuosa per le relazioni, se calibrata e elaborata in modo utile.
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