Il “Circolo Acli di Rovato” negli ultimi anni è sempre molto attivo, attento alle esigenze del territorio, e promotore di interessanti iniziative. È così che, verso la fine di novembre, i volontari hanno cominciato a pensare al S. Natale
«Cosa si potrebbe organizzare di utile per il prossimo in questo periodo di chiusure per Covid e limitata socialità?» – avranno sicuramente pensato…
Dopo mille idee, su proposta della presidente Licia Lombardo, hanno deciso di organizzare un’attività semplice ma significativa, già adottata da alcuni gruppi milanesi: quella delle “Scatole di Natale per i più bisognosi”.
L’iniziativa benefica si proponeva di regalare un momento di gioia e vicinanza alle persone in difficoltà, grazie alla realizzazione di un vero e proprio regalo da confezionarsi con l’uso di una scatola per scarpe all’interno della quale inserire alcuni oggetti utili:
– Una cosa calda (guanti, sciarpa, coperta, maglione);
– Uno shampoo, una crema, un profumo;
Un passatempo (libro, puzzle, ecc.);
– Una cosa golosa (cioccolato, biscotti, altro);
– Infine un biglietto gentile, un augurio per le festività che potesse trasmettere calore umano.
Il tutto impacchettato a regola d’arte come per un qualsiasi dono natalizio.
L’idea, grazie alla diffusione tramite i social, ha ben presto ha trovato grande favore tra la popolazione, non solo rovatese, ma anche di molti altri comuni.
Sono cominciati ad arrivare da tutte le parti centinaia di pacchi (quasi mille!) che sono stati distribuiti dai volontari ai servizi sociali del Comune di Rovato, alla fondazione Angelini, ai circoli dei paesi limitrofi (Iseo, Chiari, Cazzago) e ad altre associazioni che hanno poi provveduto a consegnarle alle famiglie in difficoltà. Lasciamo la parola per un ringraziamento alla presidente del circolo di Rovato, Licia Lombardo, che ha vissuto in prima linea l’iniziativa coordinando perfettamente il tutto:
«Questa meravigliosa esperienza ci lascia tanta gioia e ci fa provare tantissima gratitudine:
– Verso tutti i singoli cittadini di Rovato e non solo (sono arrivati regali anche da Brescia) che hanno deciso di donare, ciascuno secondo le proprie possibilità (chi una scatola, chi tantissime insieme) qualcosa a qualcun altro che non si conosce ma che si sa essere un po’ in difficoltà, per far passare comunque un Natale di gioia;
– Verso i gruppi che hanno accolto e rilanciato questa proposta: la scuola materna di Lodetto, le catechiste dell’oratorio di Rovato centro, la scuola di Passirano, e tanti altri sicuramente che ci scuseranno se non citiamo o che non sappiamo.
Ovviamente un grazie particolare va ai volontari della Fondazione Angelini che hanno ritirato 600 scatole per distribuirle alle famiglie di Rovato;
– Verso i nostri amici aclisti dei circoli di altri territori che, come una vera grande famiglia e come un ingranaggio perfetto, hanno risposto al nostro appello, ritirato, e consegnato alle famiglie che beneficiano tutto l’anno dei loro progetti di solidarietà. In particolare vogliamo ringraziare: il circolo di Iseo in collaborazione con la Caritas (consegnati 75 pacchi); il circolo di Cazzago insieme alle altre associazioni con cui svolgono il banco alimentare (77 pacchi); il circolo di Chiari con la dispensa solidale (154 pacchi) e il circolo di Borgonato che ha organizzato autonomamente la raccolta ma con il quale ci siamo sentiti costantemente. Ha donato alcune scatole anche il nostro presidente provinciale Pierangelo Milesi che ringraziamo per la presenza e vicinanza, insieme a tutta la sede provinciale;
– Infine verso i volontari del circolo Acli di Rovato che non si sono risparmiati per questa iniziativa, rispondendo velocemente alla chiamata a dare disponibilità per i turni, la preparazione della sede e la consegna delle scatole.
Come dice Papa Francesco “..invece di lamentarci per le restrizioni abbiamo avuto occhi e cuore per chi ha bisogno…”, onorando la quarta fedeltà che lui ha consegnato alle Acli, cioè ai poveri (le altre nostre fedeltà sono alla democrazia, ai lavoratori e alla Chiesa).
I numeri, seppur importanti (hanno partecipato più di 300 persone e i pacchi raccolti sono stati 907), non rendono giustizia al significato profondo del successo di questa iniziativa: in un anno che ricorderemo per molto tempo come portatore di sofferenza, paura e preoccupazione per il futuro, credo che ciascuno nella propria scatola abbia messo molto di più di qualche oggetto.
Ci piace pensare che dentro le scatole si trovino moltissimo amore, bisogno di credere ancora, che il virus non ci ha tolto; cose importantissime e vitali per gli esseri umani: la speranza, la solidarietà, un senso di umanità collettivo che risponde ad una chiamata a donare senza conoscere il beneficiario.
Qualcuno potrà dire che è solo un modo per lavarsi la coscienza e sentirsi più buoni a Natale ma, noi che siamo inguaribili romantici, preferiamo pensare al significato profondo di tutto questo.
La nostra sede ora è vuota di cose ma rimarrà piena di tutto questo per molto molto tempo, in attesa del prossimo entusiasmante progetto per la collettività.
Grazie per quello che di meraviglioso siamo riusciti a fare tutti insieme».
Emanuele Lopez