Premiati in diretta zoom i vincitori dello storico premio indetto da Fondazione Cogeme in collaborazione con Cogeme Spa, Cogeme nuove Energie e Acque Bresciane.
Da 24 anni il premio, che inizialmente si chiamava “Premio Cogeme”, si caratterizza per l’attenzione verso le tematiche della sostenibilità ambientale e al contempo la valorizzazione delle eccellenze nell’ambito della ricerca universitaria. Con la nuova edizione sono stati riconosciuti talenti del territorio bresciano insieme ad una visione globale offerta dalla sezione Carta della terra dedicata al castegnatese Padre Vittorio Falsina.
Anche per l’anno 2020 Fondazione Cogeme e le società del Gruppo Cogeme – Cogeme S.p.A., Cogeme Nuove Energie S.r.l., Acque Bresciane S.r.l. – hanno premiato le tesi di laurea più interessanti e di particolare valore scientifico a supporto delle rispettive “mission” aziendali. Un impegno che per Cogeme e la sua Fondazione si rinnova per il ventiquattresimo anno consecutivo e che è legato a una visione sostenibile e integrata del territorio, sempre più in linea alle recenti direttive europee, e con un approccio innovativo e multidisciplinare.
La cerimonia di premiazione si è svolta per la prima volta in diretta streaming, causa le restrizioni anti Covid-19, lunedì 21 dicembre 2020 dalle ore 11.00 sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook di Fondazione Cogeme.
Presenti per la consegna dei riconoscimenti il Presidente di Cogeme spa e Cogeme Nuove Energie Dario Lazzaroni, il Presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti, Roberta Sisti in rappresentanza di Acque Bresciane e lo staff tecnico delle rispettive società, a partire dal Direttore Paolo Saurgnani (Cogeme e Acque Bresciane), dal direttore tecnico di Acque Bresciane Mauro Olivieri e dal Direttore di Cogeme Nuove Energie Manuel Piatti.
“Cogeme spa cerca sempre di essere in prima linea nel valorizzare le competenze che possono, in forme diverse, essere utili per la crescita delle società del gruppo nonché per le comunità di riferimento”, ha esordito il Presidente Dario Lazzaroni. Intento condiviso da Gabriele Archetti Presidente della fondazione, il quale ha sottolineato che “a questa edizione è stata impressa una forte connotazione territoriale e allo stesso tempo, soprattutto nella sezione dedicata a Padre Vittorio Falsina, messaggi con forte impronta etico, sociale ed ambientale; temi che Fondazione Cogeme, tramite la Carte della terra, cerca di concretizzare nelle sue diverse progettualità”.
Nondimeno sono suonate di buon auspicio le raccomandazioni del Consigliere di Acque Bresciane, Roberta Sisti, la quale ha esortato a continuare su questa strada affinché “Acque Bresciane diventi sempre più un riferimento non solo per le eccellenze tecniche impartite sul campo, ma anche come veicolo di cultura, informazioni, attività volte alla sensibilizzazione circa l’importanza della risorsa idrica”. Mauro Olivieri Direttore tecnico di Acque Bresciane, di concerto con il Direttore generale Paolo Saurgnani, ha aperto la cerimonia di premiazione vera e propria elencando le motivazioni. Ecco di seguito un breve riassunto delle tre sezioni:
1) Sezione ACQUA – Sara Bianchi, residente a Castegnato (Bs), che ha lavorato sull’argomento “Applicazione del principio di invarianza idraulica nel comune di Paderno Franciacorta”, laureata alla facoltà di Ingegneria Edile-Architettura dell’Università degli Studi di Brescia.
2) Sezione ENERGIA – Andrea Federici, residente a Palazzolo sull’Oglio (Bs), che ha elaborato la propria tesi in relazione alle “Reti di distribuzione del biometano: tematiche tecniche e ottimizzazione” alla facoltà di Ingegneria meccanica dell’Università degli Studi di Brescia.
3) Sezione CARTA DELLA TERRA, CULTURA ED ECONOMIA CIRCOLARE – Daniel Lorenzo Torella residente a Ladispoli (Rm) che si è laureato all’Università La Sapienza di Roma nella facoltà di Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale – Economics for Development con una tesi dal titolo “The Circular Economy Applied to the Food Policies in the European Union”.