E’ partito il progetto Agorà Gigli: una piazza virtuale per confrontare e confrontarsi ai tempi del Covid-19. Agorà (in greco antico raccolgo, raduno) è il termine con il quale nell’antica Grecia si indicava la piazza principale della polis ovvero la città-stato del-l’antica Grecia, ma anche il modello politico tipico in quel periodo. Lampante quindi, in tempi di piazze inaccessibili a causa della Pandemia, la voglia degli studenti e dei Professori di riprendersi virtualmente lo spazio pubblico della discussione e del confronto sfruttando al massimo – e al meglio – ciò che le tecnologie moderne hanno da offrire sperimentando anche la tecnica del Debate (con importante ricaduta sul colloquio orale di maturità).
Venerdì 27 novembre l’Istituto Gigli ha ospitato, quindi, virtualmente (su una piattaforma dedicata) l’Asses-sore alle pari opportunità con delega alle politiche giovanili del Comune di Brescia, Roberta Morelli, la Dott.ssa Bianca Gheza dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, referente Area Sostegno all’Autonomia Scolastica, l’Assessore all’Istru-zione e Cultura del Comune di Rovato Valentina Bergo e la Stampa.
Moderatore dell’incontro il Professor Mattia Lancini, presenti docenti e alunni impegnati nel progetto “Agorà Gigli” che mira ad approfondire tematiche legate all’Agenda ONU 2030 e al progetto già in atto “GIS-Gender Inequality in schools (Erasmus+ KA 229)” che si focalizza sul tema delle diseguaglianze di genere e della mancanza di pari opportunità all’accesso del sistema di Istruzione e formazione scolastica nel mondo. Ha presenziato il Dirigente Scolastico Prof. Davide Uboldi.
L’incontro è avvenuto a pochissimi giorni di distanza dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e gli studenti hanno potuto e saputo riflettere adeguatamente sui gravi ed importanti numeri che le statistiche legate a questo fenomeno ci mostrano. Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3 e in molte parti del globo questa è giustificata dalla “morale” religiosa o da “tradizioni” culturali o da costumi sociali viziati.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Secondo il Rapporto Istat 2018 sulle vittime di omicidi, il 54,9% degli omicidi di donne sono commessi da un partner o ex partner, il 24,8% da parenti, nell’1,5% dei casi da un’altra persona che la vittima conosceva (amici, colleghi, ecc.).
La Pandemia e la reclusione tra le mura domestiche ha peggiorato la situazione delle donne italiane; i dati Istat indicano che le chiamate al numero antiviolenza 1522 nel periodo 1° marzo – 16 aprile 2020 sono state 5.031, il 75% in più rispetto al medesimo periodo del 2019.
Si tratta di dati impressionanti che fanno riflettere e che di certo aiuteranno i giovani del Gigli a crescere e a formarsi come donne e uomini consapevoli.
I prossimi appuntamenti a calendario sono: Dicembre con la Prof.ssa Bianca Gheza “Analisi della situazione attuale di disparità di accesso all’Istruzione”, Febbraio incontro i con rappresentanti delle istituzioni per cogliere “Quali sono le opportunità per essere un migliore Cittadino nel proprio territorio”. Poi a Marzo è previsto uno spazio di dibattito con la Stampa locale sul tema del Digital Divide ed infine ad Aprile l’Incontro con diversi Rappresentanti del Volontariato per coglierne l’essenza partendo da un dato importantissimo: l’Italia è un paese dove un gran numero di cittadini pratica volontariato in varie forme: secondo l’ISTAT il numero di volontari stimato in Italia è di 6,63 milioni di persone (un tasso di volontariato totale pari al 12,6%).
Mauro Ferrari