Due parole per presentarsi
Sono Elena Belleri, nata a Chiari e residente da 24 anni a Rovato. Ho 48 anni, sono sposata con Alessandro Loda e mamma di due figli Luca e Diego. Ho un diploma di segretaria d’azienda, da una decina di anni faccio la catechista e volontaria presso l’oratorio di Rovato centro. Dopo le elezioni amministrative tenutesi il 20/21 settembre 2020, rivesto l’incarico di Assessore ai servizi alla persona nel comune di Rovato.
Assessore Belleri, cosa significa essere Amministratore in tempi moderni e nel pieno della pandemia Covid-19?
Subito dopo la mia nomina, mi sono trovata ad affrontare la seconda ondata della pandemia Covid che tanto duramente ha colpito la nostra comunità. La situazione è sicuramente meno drammatica di quanto vissuto nei mesi di Marzo e Aprile anche se purtroppo le ricadute economiche e sociali di questa nuova chiusura delle attività sono serie e diffuse. Trovarsi ad amministrare in questo periodo non è sicuramente facile anche se mi impegnerò dando il massimo e cercando di aiutare e sostenere il più possibile chi ha bisogno e chi sta soffrendo della crisi economica.
Come sta reagendo la nostra comunità e quali sono le difficoltà maggiori che dovete affrontare come Amministrazione in questa seconda ondata del Virus?
Come Ufficio Servizi Sociali abbiamo approntato diverse misure a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, grazie all’erogazione di fondi dello Stato e alla destinazione di risorse che l’Ammi-nistrazione Comunale di Rovato ha deciso di mettere a disposizione in questo ambito. Abbiamo erogato agli anziani dei buoni per l’acquisto di farmaci, poi gli aiuti alimentari attraverso dei voucher o generi di prima necessità in collaborazione con le associazioni del territorio. Abbiamo pensato a diversi bandi per aiutare le persone che faticano a sostenere il canone d’affitto e ai rimborsi previsti per le famiglie che hanno acquistato dispositivi elettronici (Tablet o Computer) per la didattica a distanza dei figli.
Il nostro sforzo è in primis quello di essere vicini a chi vive una situazione di disagio, garantendo una presenza e un ascolto diretto e professionale nel rispetto delle misure di protezione. Sempre disponibili e a disposizione per i cittadini in difficoltà o in quarantena fiduciaria, con la consegna a domicilio della spesa e qui va un grazie a tutte le attività commerciali che si sono anch’esse messe a disposizione alla consegna domiciliare, ma non solo, hanno aderito ad aiutare con il progetto la “spesa sospesa”.
La nostra comunità ha dimostrato e sta dimostrando una grande solidarietà e generosità: pensiamo ai gesti di alcuni benefattori che vogliono rimanere anonimi che hanno donato beni primari, ma anche somme di denaro e al grande sforzo organizzativo e di vicinanza che tutte le associazioni e i volontari hanno portato avanti. In questa seconda ondata, si è riusciti a mantenere in presenza molti ordini di scuola, garantendo soprattutto la didattica in presenza per gli alunni con bisogni educativi speciali e portatori di disabilità, anche grazie all’impegno del Comune che garantisce i necessari supporti. Sinceramente questa è una cosa a cui tengo particolarmente perché la mancata frequenza scolastica pesa soprattutto sui soggetti già fragili, acuendo le diseguaglianze e gravando le famiglie di un onere di cura davvero gravoso.
Come vede i prossimi mesi?
Devo dire che purtroppo questa seconda ondata ci ha trovati più provati e stanchi.
Si percepisce molta preoccupazione e meno speranza nel futuro.
Fortunatamente i progressi scientifici e la prospettiva di un vaccino in tempi brevi, possono e devono consentirci di guardare con più fiducia al futuro, non dimenticando che la prima misura di contrasto alla pandemia è la nostra responsabilità individuale. Ricordiamoci quindi di indossare sempre la mascherina, di mantenere le distanze di sicurezza e di igienizzarci le mani. Ricordo inoltre, quando sarà possibile perché non più in zona rossa di evitare comunque assembramenti.
Cosa si può fare, secondo lei, per migliorare sempre più il settore dei servizi sociali?
Il settore Servizi Sociali del Comune di Rovato è molto ben strutturato ed efficiente, ci sono persone competenti e molto disponibili ad ascoltare ed aiutare ogni singola richiesta. Continuare ad ascoltare e fornire risposte e proposte per risolvere ogni caso particolare; quello serve e quello si continuerà a fare, con impegno e dedizione.
Da amministratore, cosa le piacerebbe fare per la sua comunità, quando si potrà tornare alla normalità?
Quello su cui la scorsa tornata amministrativa e il mio mandato continuerà a concentrarsi, è la sempre maggiore collaborazione con le realtà presenti sul territorio, in modo da realizzare progetti ed interventi sempre più articolati e capillari, valorizzando la grande ricchezza di sensibilità, proposte, iniziative che il nostro territorio esprime. Spero che questa pandemia Covid sparisca quanto prima e di riuscire a tornare presto alla normalità.
Mauro Ferrari