La velocità di caduta di un corpo in un fluido non è infinita: esiste un punto di stabilità che coincide con la sua velocità limite.
Il corpo, infatti, raggiunge tale velocità poiché subisce l’intervento di due forze: la gravità e la resistenza. La forza di gravità è quella che trasmette l’accelerazione al corpo in modo costante, mentre la resistenza è relativa al fluido in cui il corpo si muove ed è direttamente proporzionale alla sua crescita di velocità, quindi aumenta all’au-mentare di questa ultima: quando le due forze si equiparano, allora il corpo smette di accelerare e acquista una velocità costante.
E’ una fortuna che sia così: pensate se un corpo in caduta libera continuasse ad aumentare la sua velocità…
Ciò nonostante, cioè nonostante questo freno, un chicco di grandine mediamente grande che cade nell’aria può arrivare a una velocità di 180 chilometri orari (la pioggia si ferma a 30).
Questo significa che il succitato chicco ha una potenza distruttiva simile a quello del mitragliamento.
Gli effetti di questo mitragliamento qui a Montichiari si sono visti bene la scorsa estate, quando una forte grandinata aveva praticamente crivellato uno dei campi da tennis presenti nella Città dei Sei Colli: il centro comunale gestito dal Tennis Club.
Proprio in questo centro sono recentemente patiti i lavori che restituiranno innanzitutto ai soci, ma anche alla comunità scolastica, una rinnovata struttura, pronta ad accogliere gli sportivi.
L’intervento, in corso nei giorni in cui scriviamo queste righe, prevede ovviamente e innanzitutto la sostituzione della «vecchia» copertura (quella crivellata dalla grandine della scorsa state) con una nuova a doppio strato, così che il problema risulterà risolto… alla radice.
Poi, già che c’è il cantiere aperto, si provvederà anche al rifacimento del fondo sintetico, così che, alla fine, gli sportivi potranno contare su una struttura di certo non nuova, ma rinnovata.
Il tutto per una spesa che, complessivamente, è di circa 60.000 euro.
Oltre ai 10.000 di contributo del Comune, parte della cifra dovrebbe arrivare dall’assi-curazione; gli altri sono a carico del club, che, peraltro, al pari della maggior parte dei club, non naviga nell’oro, perché è alle prese con il lockdown. Insomma, niente attività (o comunque attività ridotta), niente entrate.
Le spese, invece, quelle ci sono comunque.
Ma il premier Giuseppe Conte non aveva promesso che «non ci dimenticheremo di nessuno»?
A quando un «ristoro» anche per queste belle realtà, che svolgono anche una funzione sociale molto importante?
MTM