Anche quest’anno il “Gruppo Autieri Franciacorta” ha voluto onorare i caduti di tutte le guerre con una cerimonia commemorativa che si è tenuta presso il parco Aldo Moro nel pomeriggio di sabato 26 settembre scorso.
Un momento solenne ed importante iniziato con l’alza-bandiera e l’onore ai caduti di fronte al monumento agli autieri (realizzato da Gianbattista Bonardi) e proseguito con la celebrazione della Santa Messa presieduta da padre Stefano Pasini frate dell’ordine dei Carmelitani Scalzi di Adro.
L’evento quest’anno ha assunto un significato particolare perché, oltre a richiamare alla memoria coloro che si sono sacrificati per la nostra libertà, ha rappresentato la prima occasione in cui gli Autieri hanno potuto ritrovarsi da quando è cominciata la terribile epidemia del Covid-19. Memoria, riflessione, preghiera, fratellanza, gioia, speranza nel futuro, questi i sentimenti ed i pensieri dei partecipanti.
Erano presenti le sezioni di Rovato, Ome, Pontoglio, Ospitaletto, Chiari, Coccaglio e Cavernago (Bg).
In rappresentanza della Città di Rovato il sindaco Tiziano Belotti insieme ad alcuni consiglieri e assessori; per l’associazione Autieri erano presenti il vice presidente nazionale gen. Francesco Lo Iacono, il delegato regionale comm. Umberto Riva, il presidente della sezione Autieri Franciacorta Alfonso Militello, il segretario e coordinatore della sezione rovatese Pierangelo Faustinelli. Tutti sono intervenuti con un breve discorso al termine della funzione.
Riportiamo alcuni concetti importanti espressi negli interventi e durante la Santa Messa:
Padre Stefano oltre a ricordare tutti i caduti ha voluto richiamare la grandezza della misericordia del Signore riassunta nella frase «’Non è mai troppo tardi’….per convertirsi, per santificarsi, per cambiare condotta di vita e passare, da una condotta che mortifica la propria dignità e quella altrui, ad una buona condotta che dia respiro al cuore e all’anima; il passato è passato ma abbiamo tutti i giorni la possibilità di pentirci e provare a vivere una vita nuova, migliore, avendo fiducia nel Signore».
Alfonso Militello, presidente degli Autieri Franciacorta, ha espresso il proprio ringraziamento a tutte le sezioni ed a tutte le autorità presenti, alle associazioni d’arma ed alle associazioni di volontariato che sono intervenute. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti i caduti per il coraggio testimoniato con la loro vita e per l’esempio che hanno dato.
Il riconfermato sindaco Tiziano Belotti ha sottolineato come «..questi momenti e queste cerimonie ci permettano di soffermarci sul significato del sacrificio di uomini che ci hanno donato un paese ed una vita in cui siamo liberi; ciò non va mai dimenticato ma trasmesso alle nuove generazioni perché ‘certe situazioni’, non devono mai essere dimenticate affinché non si ripetano».
Il vicepresidente nazionale gen. Francesco Lo Iacono ha voluto ricordare quanto sia stato importante il lavoro degli Autieri in aiuto all’ospedale di Bergamo dove si sono spesi, insieme agli Alpini, nell’approntare le strutture per l’emergenza Covid e dove sono stati impegnati nel trasporto delle molte vittime della pandemia.
«I nostri Autieri – ha detto – sono dei silenziosi operatori di pace, non fanno clamore e raramente vengono citati dagli organi di informazione…dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo dato e fatto».
Questo giorno resterà sicuramente nella memoria di tutti i presenti per il grande sentimento di partecipazione ed unità che si è vissuto, non solo per la memoria dei caduti, ma anche per il ricordo di coloro che ci hanno lasciato in questo anno a causa del Covid.
Una cerimonia in cui gli Autieri hanno manifestato anche un grande spirito di riscatto, un momento importante di rinascita per poter tornare alla vita di prima con fiducia, pur nell’incertezza del futuro.
Al termine e dopo le foto di rito, tutti i partecipanti si sono recati presso la sede degli Autieri a palazzo Sonzogni per vivere un momento di allegria e convivialità.
Emanuele Lopez