Al centro della ripresa dopo il lockdown ci sta pure il parco Oglio nord.
Colonna vertebrale nella Bassa delle province di Brescia, Bergamo e Cremona, vedrà in questi mesi un intervento massiccio di salvaguardia del territorio, per un investimento complessivo di circa 600 mila euro.
Ad essere interessato c’è anche il territorio orceano, soprattutto per quanto riguarda il rimboschimento e la difesa spondale del fiume nella zona della cascina Malpaga.
La Regione Lombardia, per interessamento del consigliere regionale Federica Epis, ha stanziato 100 mila euro per il tratto di fiume nella cascina Malpaga, dove verranno ricostruiti gli argini con dei massi.
Lo scopo è quello di regolare il percorso dell’alveo che nel tempo si è modificato con un’intensa attività di erosione delle sponde.
“Si tratta di un fenomeno del tutto naturale – spiega il presidente Ferrari – che però purtroppo non possiamo tollerare nel momento in cui il fiume va a riversarsi in prossimità di una cascina, causando diversi danni, come sta succedendo a Malpaga.
Interverremo quindi al più presto per sistemare questa situazione”.
A far la parte del leone nel massiccio intervento del Parco Oglio diretto da Claudia Ploia ci sono la pulizia e il rimboschimento degli 80 ettari di bosco abbattuti e sradicati dai gravi episodi di maltempo della scorsa estate da Rudiano a Pumenengo fino a Barco.
“E’ stato un danno enorme – ha commentato il presidente del Parco Oglio nord, Luigi Ferrari – In primavera avremmo dovuto procedere alle piantumazioni, ma in seguito alla pandemia tutto è stato bloccato. Per questo i lavori procederanno da quest’autunno.
Il periodo ideale è tra ottobre e dicembre. Si tratta di un intervento corposo, per la maggior parte finanziato dalla Regione Lombardia”.
Oglio significa però anche ecosistema, vita naturale, paesaggio peculiare che va preservato.
Così l’ente del Parco Oglio nord scende in campo per un altro intervento importante sul territorio di Gabbioneta-Binanuova in provincia di Cremona, finanziato da un bando di Fondazione Cariplo. Il Parco ha acquistato 7 ettari di area palustre e boschiva in una riserva di notevole interesse, caratterizzata da canneti, praterie igrofile, pioppi neri, salici bianchi e soprattutto terra madre e habitat naturale per gli ardeidi, come anatre e aironi.
Il Parco Oglio su questi 5 ettari di acqua e 2 boschivi effettuerà un intervento di recupero degli specchi d’acqua e dei pozzi e un ripristino generale dell’area, per una spesa complessiva di circa 250 mila euro.
Il Parco Oglio nord è una riserva di tesori naturalistici e culturali. Comprende 34 Comuni delle province di Bergamo, Brescia e Cremona. Pioppi, salici, robinie luppolo e verbasco sono tra le principali piante che si presentano alla vista del visitatore mentre passeggia tra boschi, anse e romantici meandri. Facile vedere scorrazzare tra il verde daini, volpi, scoiattoli e una variegata avifauna, che si posa su una terra ricca di cultura, fatta di rocche, castelli, piccoli musei e pievi.
Silvia Pasolini