Un’estate proficua quella del giornalista Federico Migliorati che, dopo il grande successo di vendite e pubblico raccolto con la partecipazione alla stesura del volume “Il Vuoto” della Bams edizioni, si cimenterà nei prossimi mesi con un vero e proprio approfondimento sto-rico, focalizzando l’atten-zione su di un personaggio estremamente interessante e pressoché dimenticato a Montichiari: Ettore Norsa.
La figura di Norsa, unico ebreo monteclarense annoverato anche fra i Giusti nell’omonimo giardino sul colle di San Pancrazio, era già stata trattata, seppur in forma circoscritta, dagli studiosi locali Valerio Isola e Albino Miceli che, in particolare, nel suo testo “Novecento, il secolo breve”, ne aveva ricostruito, seppur parzialmente, la vicenda umana.
Nessuno fra i ricercatori locali, però, era andato a segno raccogliendo la documentazione che Migliorati è riuscito a reperire e mettere insieme: fonti preziose che danno finalmente un volto ad uno dei più noti medici condotti del paese, il «medico dei poveri», come veniva chiamato da tutti e che aprono sulla vita di Norsa nuove ipotesi e nuovi scenari.
Descritto come uomo estremamente buono ed apprezzato, che spesso curava i pazienti anche gratuitamente, Norsa appare giovane nei fermo immagine, con baffetti che richiamano la moda del tempo e con la sigaretta perennemente in mano.
Sua moglie, Elena Bersi, sembra essere una serena e ingenua ragazza di provincia, molto lontana dalla donna di polso che, dopo la fuga del marito nel 1939 a seguito delle leggi razziali, riuscirà a salvare i beni di famiglia dimostrando, con fermezza e caparbietà, che erano una sua proprietà personale.
Proprio grazie alla famiglia di questa donna straordinaria, che saprà restare a fianco del suo uomo e riaccoglierlo alla fine della guerra, nonché affrontare le vicende che riguardano il figlio Alberto, è partita l’indagine di Migliorati, capace, con la consueta eleganza, di avvicinarsi agli ultimi parenti di Norsa facendosi affidare ricordi e documenti esclusivi.
Emerge da questi non solo la figura di uomo retto ma altresì quella delle donne che hanno gravitato intorno alla sua esistenza e che l’hanno arricchita, come la sorella Elisa, una fra le prime scienziate d’Italia, docente e autrice di trattati di notevole rilevanza scientifica. Federico Migliorati ha chiuso il cerchio della sua indagine con altre scoperte che non è il caso di anticipare troppo.
Ettore Norsa riposa, dal 1° dicembre del 1962, nel cimitero di Montichiari, poco distante dalle tombe della moglie e del figlio.
La preziosa ricerca, che sarà a breve argomento di una pubblicazione, è stata anticipata giovedì 27 agosto in una serata di approfondimento pubblico che si è tenuta proprio nella via dedicata ad Ettore Norsa.
Marzia Borzi