E’ stata una serata ricchissima di spunti quella dello scorso 9 giugno, che ha visto protagonisti numerosi giovani orceani cimentati nel creare idee e spunti di riflessione sul futuro della biblioteca cittadina. La provocazione di questa serata, coordinata dal Consigliere Leonardo Binda e a cui hanno preso parte il Sindaco Gianpietro Maffoni e l’Architetto Andrea Benedetti, era di pensare in un modo completamente nuovo gli spazi della nostra Rocca, senza andare a togliere ciò che è stato fatto nei decenni scorsi ma anzi cercando di implementare e rendere ancora più vivi quei luoghi.
Il nome scelto è “Biblioteca 3.0”: un invito all’innova-zione, a ripensare ciò che abbiamo alla luce del progresso e delle nuove esigenze di questi tempi.
“Il nostro obbiettivo è quello di pensare ad una realtà creata dai giovani per i giovani: non un semplice luogo di svago ma qualcosa di più, con aule studio ben progettate che garantiscano a tutti la massima resa, con uffici in coworking utili a giovani professionisti che non possono permettersi affitti pieni e che vogliono condividere con altri le proprie esperienze, con spazi espositivi per artisti e adatti ad ospitare eventi – ha spiegato Binda – Questo progetto deve essere davvero di tutti: ecco il motivo di questa costante attenzione alla condivisione perché, come emerso durante la serata, oltre a pensare alla cornice dobbiamo occuparsi anche di colmare di esperienze umane il dipinto che sta al suo interno”.
Durante l’incontro, ancora una volta svoltosi online a causa dell’attuale situazione emergenziale ed aperto all’intera cittadinanza, hanno voluto dare la propria testimonianza molte realtà del territorio che da diversi anni si impegnano, ognuna secondo i suoi canoni, ad organizzare eventi, iniziative e progetti rivolti ai giovani.
Un punto di incontro tra quelle che sono le necessità delle new generations: nuove aule studio capaci di accogliere le esigenze di studenti delle superiori e dell’università, spazi in cui più professionisti possano trovare un luogo in cui lavorare, in cui accogliere i propri clienti e dove creare delle sinergie che possano garantire migliori risultati e tanto altro.
Il tutto è inserito in una nuova visione dell’intera Rocca San Giorgio, che dovrebbe diventare, negli intenti dei realizzatori, lo zenit della cultura cittadina.
“Nel progetto di sviluppo della nostra Rocca non trova spazio il concetto di un luogo anonimo ma piuttosto quello di una realtà in cui l’individuo possa vedere valorizzata e rafforzata la propria identità – ha spiegato l’Architetto Benedetti – In questa nostra ricerca l’obbiettivo è far sì che quei nuovi spazi divengano ricchi di esperienze umane e funzionali alla realizzazione degli obbiettivi dei tanti giovani del nostro territorio”.
In futuro saranno proposte ulteriori occasioni di dialogo, nella speranza che sempre più orceani e non vogliano prenderne parte.
LL