Tra i tanti effetti che questa tremenda epidemia ha portato con sé ne esistono anche alcuni, pochi, di positivi. Sembra quasi un ossimoro, viste le tremende conseguenze che il Covid-19 ha prodotto in territorio bresciano, che nel giro di due mesi ha colpito quelle fasce di popolazione più deboli e meritevoli di cure ed amore. Anche Montichiari, come molte altre città della nostra provincia, è stata pesantemente colpita dall’epidemia ed il suo ospedale ha dovuto sopportare settimane di vera e propria guerra in prima linea, dietro delle trincee immaginarie fatte di mascherine, doppi strati di guanti e tute monouso. L’8 maggio, tradizionalmente giorno della festa della Mamma, il Sindaco di Montichiari Marco Togni, che in qualità di primo cittadino ha avuto l’onere di affrontare da protagonista il diffondersi e lo svilupparsi dell’epidemia sul territorio cittadino, ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono prodigati nel soccorso e nel sostegno dei propri concittadini in questo difficile periodo.
“In questi due mesi e mezzo di emergenza sanitaria abbiamo più volte ringraziato i medici ed in particolare il nostro ospedale cittadino, ma oggi è stato il momento per ringraziare la Croce Bianca, la Polizia Locale, i Carabinieri, la Polizia Stradale, la Protezione Civile e gli Alpini operanti sul nostro territorio – ha scritto il Sindaco, rivolgendosi a tutti i volontari schierati nella piazza antistante al Duomo con i propri mezzi – La macchina del-l’emergenza è stata ed è tutt’ora estremamente complessa. Non c’è solo chi cura, c’è chi soccorre, chi sorveglia, chi aiuta e a tutti quanti va quindi il nostro ringraziamento”.
Osservazioni che certamente vengono dal cuore, dalla profonda volontà da parte di tutti, in primis delle amministrazioni locali e degli stessi cittadini, di essere vicini con opere o con il semplice pensiero a chi, ogni giorni, indossata la mascherina, lascia la propria casa per fare del bene.
Leonardo Binda