La Casa Albergo di Montichiari si è confermata, anche nel periodo del Coronavirus, come una struttura di eccellenza gestita con oculatezza e sicurezza per garantire la salute sia degli ospiti sia dell’intero personale.
La notizia fornita dal Sindaco Marco Togni nelle scorse settimane sull’assenza di contagi Covid-19 all’interno dell’edificio ne è una dimostrazione tanto da portare il primo cittadino a ringraziare pubblicamente il direttore sanitario dottoressa Vincenza Nicolotti “per aver vietato quasi subito l’accesso di visitatori e per aver adottato misure di sicurezza molto rigorose.
I numeri di decessi dal-l’inizio dell’epidemia sono inferiori a quelli dello stesso periodo del 2019. Montichiari ha quindi “retto” anche sotto questo punto di vista ma non solo”.
Togni parla infatti anche dell’andamento generale dei contagi: “L’incidenza complessiva risulta meno del-l’1% sulla popolazione e i decessi lo 0,1% sugli abitanti totali”.
Arriva quindi un elogio ai cittadini “che si sono dimostrati responsabili e coscien-ziosi”.
In tema di Casa Albergo, che assieme alle due farmacie comunali e al sistema museale, è parte integrante della srl comunale Montichiari Multiservizi, intervengono anche il direttore amministrativo Lorella Romanini e il presidente del Consiglio di amministrazione Ferruccio Capra che affermano come l’emergenza Covid-19 li abbia parecchio preoccupati “spingendoci a prendere sin dalle prime notizie provvedimenti dolorosi e molto drastici, come la chiusura totale della residenza sanitaria assistenziale e del Centro diurno integrato ai parenti, ai volontari, ai fornitori e a qualsiasi visitatore. Anche all’interno della Casa Albergo non era consentito, se non in casi di necessità, spostarsi da un reparto all’altro proprio per ridurre al minimo le possibilità di contagio”.
Romanini e Capra ricordano che “l’utilizzo del disinfettante era già in uso nella struttura da un paio d’anni così come le mascherine chirurgiche da utilizzare anche per un semplice raffred-dore”, tuttavia “al momento dello scoppio dell’epidemia abbiamo provveduto all’ac-quisto di tutti i dispositivi di protezione necessari come mascherine, guanti, occhiali, copricapo, camici usa e getta. Certo è stato difficile reperire le mascherine idonee, soprattutto verso metà marzo, ma ci siamo riusciti e il nostro personale ha sempre lavorato in sicurezza.
Fondamentale è stata la sinergia e il perfetto accordo che si è creato tra i dirigenti e il consiglio di amministrazione composto anche da Omar Ghiorsi e Lia Gandini che, con l’appoggio del-l’Amministrazione comunale, ha supportato ogni scelta”.
Il direttore amministrativo e il presidente concludono ringraziando in particolare la dottoressa Vincenza Nicolotti “che ci ha guidato in un momento difficile con competenza ed abnegazione così come è importante riconoscere che tutto il personale si è reso disponibile e ha dato il massimo con il comune obiettivo di tutelare i nostri ospiti”.
Ma l’attenzione nella struttura non è certo finita con l’avvio della Fase 2 che, si spera, possa costituire il prologo per arrivare alla conclusione dell’emergenza: si sta infatti già lavorando “sui protocolli di sicurezza di questo periodo, relativi all’accoglienza degli ospiti, agli incontri con i parenti, alla riapertura Centro Diurno Integrato, tutte situazioni – terminano Romanini e Capra – che ci auguriamo possano consentire in un prossimo futuro una nuova normalità”.
Federico Migliorati