Parliamo di Rsa. Delle Case di riposo, insomma. Innanzitutto per fare una considerazione di carattere generale, per poi passare alla situazione locale.
Nelle Case di riposo di (quasi) tutta Italia sono morti tanti, troppi anziani. Non è nostro compito stabilire perché, né tirare la croce addosso a qualcuno.
Sono morti forse perché non dappertutto sono state prese adeguate precauzioni, o forse perché gli anziani sono solitamente deboli, e sappiamo benissimo che il Covid 19 colpisce le persone che sono più fragili. Forse sono morti per tutte e due le cose insieme, o forse per altro ancora.
La cosa che non riusciamo a capire è perché, mentre gli anziani morivano nelle Rsa di tutta Italia, alcuni giornali, come ad esempio Il Fatto Quotidiano e Repubblica (ai tempi di Carlo Verdelli, quindi prima che arrivasse Maurizio Molinari), un giorno sì e l’altro pure mettevano in prima pagina e sul banco degli imputati solo la nostra Regione.
I morti di altre regioni non facevano notizie, quelli lombardi, invece, sì.
Strabismo o sciacallaggio politico?
Veniamo a Montichiari. Che, almeno per quanto riguarda la Casa di riposo, pare una sorta di mosca bianca: al momento in cui scriviamo queste righe non ci sono contagi. Tant’è vero che Marco Togni ha preso carta e penna per scrivere che «in quanto sindaco devo esprimere tutta la mia gratitudine alla dottoressa Vincenza Nicolotti, direttore sanitario della Casa Albergo per aver vietato quasi subito l’accesso di visitatori alla nostra residenza per anziani e per aver adottato misure di sicurezza molto rigorose. Ad oggi, infatti, non ci sono pazienti della Rsa Casa Albergo risultati positivi al coronavirus».
Lo conferma anche il numero dei decessi, che, dall’inizio dell’epidemia, sono inferiori a quelli dello stesso periodo 2019 (tanto per fare un esempio, pensate che, sempre nel momento in cui scriviamo queste righe, alla Casa di riposo di Ghedi sono morti circa un terzo degli anziani…).
Montichiari, insomma, da questo punto di vista ha retto.
«Seppure in termini di numeri assoluti risulti uno dei Comuni con più casi positivi – continua Togni – (fisiologico, avendo 26.000 abitanti ed essendo il secondo Comune in termini di popolosità della provincia) l’incidenza dei casi è meno dell’1% e i di questi i morti per coronavirus sono lo 0,1% sugli abitanti totali. Sono contento del comportamento dei monteclarensi che si sono dimostrati responsabili e coscienziosi e mi auguro che questo atteggiamento sia rigorosamente mantenuto anche nella fase della ripartenza».
MTM