Molte sono le persone che ricorrono ad un consulto perché demotivate, svogliate nel fare le cose con una tendenza ad assumere atteggiamenti “depressivi” che le porta ad arretrare di fronte alle situazioni, a richiudersi in se stesse rifiutando di agire. Il sentimento o meglio i sentimenti che le accompagnano sono un misto di smarrimento, di confusione, a volte di apatia, di rabbia, di noia. Sembra quasi che un “demone” si sia impossessato di loro, le abbia tolto quella forza di volontà che mesi o anni prima avevano sempre avuto e di cui oggi non sanno spiegare l’origine. La mancanza di volontà può avere diverse cause che di primo acchito non si sa riconoscere; può essere collegata ad un evento specifico che ha tolto fiducia in loro stesse, come può essere la scomparsa di una persona cara; oppure il fallimento di una relazione sentimentale affettiva, il cambiamento di un’attività lavorativa, la frustrazione latente di un desiderio passato, portata avanti contro la propria volontà (la scelta scolastica, universitaria imposta obtorto collo e accettata a denti stretti che si traduce a lungo andare in scelta lavorativa per fare un esempio); la mancanza di una prospettiva futura di sé nel senso di non aver mai considerato la possibilità di osare ad immaginare un futuro per se stesse, diverso dall’attuale dove realizzare e dare concretezza ai propri sogni, alle proprie passioni, desideri e fantasie. Ad aggiungersi a tutto questo poi, vi è una certa dose di sfiducia in se stesse, di poca autostima per cui la loro percezione e il loro senso di efficacia sono scalfite sotto i colpi costanti di un dialogo interno critico e svalutante. L’assenza di una visione futura, di obiettivi anche a breve termine è abbastanza ricorrente nel contenuto dei dialoghi di queste persone le quali, più che vivere, si lasciano vivere preferendo galleggiare nel mare della vita, facendosi trasportare dalle onde senza una destinazione precisa. Allora cosa poter iniziare a fare quando si ha la sensazione di essere in queste condizioni, di nutrire questi sentimenti che a lungo andare minacciano il proprio benessere, senza necessariamente ricorrere ad aiuti farmacologici?Partiamo da alcuni consigli molto pratici: il primo, direi “open air”. Concedetevi 5 minuti al giorno nella natura se volete un’iniezione di forza della volontà. La natura ha un forte potere salutifero, come è stato dimostrato anche da studi neuro scientifici. Infatti ha un effetto sull’umore, aumenta la concentrazione, la motivazione e rafforza l’autocontrollo. Secondo consiglio: sappiate che dove c’è desiderio, c’è volontà!Lasciatevi quindi trasportare dall’immaginazione; immaginate, fantasticate sul desiderio. Non abbiate timore di osare ad esprimere ciò che volete per voi stessi. Se non vi siete mai concessi questo permesso, è ora di iniziare a farlo. Scoprire ciò che si desidera e si vuole è il primo passo per trasformare un desiderio in obiettivo da perseguire e concretizzare. La motivazione scaturisce non da ciò che facciamo per dovere, bensì da ciò che facciamo per piacere. Terzo consiglio: lavorate sui vostri punti di forza. Ripercorrete i vostri piccoli o grandi successi, le vostre conquiste, quanto gli altri vi hanno riconosciuto positivamente in termini di capacità, abilità, competenze, doti. Fate mente locale delle esperienze che avete vissuto, nel bene e nel male, che avete affrontato con coraggio e determinazione, concentrandovi su quello che siete riusciti a fare, sulle sfide che siete riusciti a vincere. Mettete nero su bianco questo bilancio del tesoro che siete. Non mancheranno di affiorare alla vostra mente insuccessi o piccole défaillance; sappiate diversamente spostare l’attenzione su quanto di positivo siete stati in grado di trarre dall’esperienza. E’ un’iniezione di fiducia in voi stessi che aumenta il vostro grado di forza di volontà. Buon esercizio!Se vuoi saperne di più sull’argomento, inviaci una mail. Dott. Ettore Botti Presidente del Centro per la Famiglia
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