Vedere gli azzurri delle diverse squadre nazionali che hanno ripreso ad allenarsi sulla pista del velodromo di Montichiari non è stata una bella soddisfazione solo per gli appassionati di ciclismo. In realtà è stata tutta la comunità monteclarense che, nello stesso tempo, ha potuto tirare un sospiro di sollievo ed è tornata a guardare con motivato orgoglio al suo illustre impianto sportivo. Le preoccupazioni e le polemiche che avevano caratterizzato i lunghi mesi nei quali il velodromo è stato “fermato con le quattro frecce” e dichiarato inagibile, si sono fatte decisamente più lontane nel solo momento in cui gli atleti delle varie categorie hanno cominciato ad inanellare i loro interminabili giri di pista ed hanno così indirizzato l’attenzione generale verso grandi appuntamenti internazionali come le Olimpiadi di Tokyo (sperando che i crescenti timori legati al diffondersi del Coronavirus non abbiano la meglio sullo sport) e le più importanti competizioni giovanili. In questa ritrovata accoglienza del velodromo di Montichiari è proprio il caso di dire che anche lo stesso impianto ci ha messo del suo. In effetti, come hanno ribadito a più riprese sia i ciclisti e che i tecnici che hanno lavorato al loro seguito, l’impianto monteclarense è tornato a mostrare tutto il suo “splendore”, abbinando ad una pista efficiente e di sicura qualità, strutture e spazi molto utili per gli allenamenti e la preparazione degli atleti che saranno chiamati a breve a portare in alto il nome dell’Italia della pista. Il tutto per una situazione ed un lavoro che hanno pienamente soddisfatto non solo il coordinatore delle squadre nazionali Davide Cassani, ma anche i tecnici che si sono trovati a lavorare a Montichiari, da Marino Amadori a Rino De Candido sino a Marco Villa. Per loro e per gli azzurri e per il nutrito gruppo degli “azzurrini” (otto under 23 e sessanta Juniores) le sedute di allenamento che si sono tenute nelle scorse settimane a Montichiari sono state tanto intense quanto proficue, la giusta premessa per dare nuovo slancio alla voglia di essere protagonista dell’Italia su pista e di confermare il tricolore ai vertici internazionali di questa disciplina. Un progetto di assoluto prestigio, all’interno del quale il velodromo di Montichiari, passata definitivamente la “paura” durata ben oltre un anno, è finalmente tornato a recitare il ruolo illustre che gli compete. Un punto di riferimento di eccellenza per uno sport che porta per consolidata tradizione l’Italia ai vertici nel mondo.
Luca Marinoni