Sul bilancio di previsione 2020-2022 non sono mancate ‘scintille’ tra maggioranza e opposizione nell’ultimo consiglio comunale dell’anno appena passato: nulla di nuovo trattandosi del principale atto politico su cui i vari schieramenti marcano differenze e promuovono la propria visione circa la gestione della città. Già nei mesi scorsi il sindaco Marco Togni si era espresso sulla questione finanziaria lamentando che non ci fossero soldi in cassa.
“Ora avevamo di fronte due possibilità – ha dichiarato – e la prima era quella di presentare un bilancio dove avremmo inserito tutta una serie di opere pubbliche, ma se si fanno opere vuol dire che bisogna avere delle entrate. La precedente amministrazione ci ha lasciato nel corso del 2019 un bilancio “ricco di entrate” che già a metà anno non si sono verificate creandoci grossa difficoltà ad esempio sui servizi sociali, basti pensare ai 430 mila euro scoperti per arrivare a fine anno”.
Per il primo cittadino nel 2019 rispetto alle previsioni fatte dalla precedente amministrazione “non sono entrati 2,5 milioni di euro e non è stata avviata alcuna opera pubblica”, e ha rincarato la dose dichiarando che “a noi presentare bilanci gonfiati per illudere i cittadini di fare tante cose e poi non realizzarle non sta bene. Il recente passato in tal senso insegna”. La seconda alternativa era quella di presentare “un bilancio reale, con le sole entrate certe. Al momento abbiamo escluso solo le voci delle alienazioni, vale a dire la vendita di terreni, e l’accensione di mutui. Accendere nuovi mutui infatti è relativamente semplice, vai in banca firmi ed è cosa fatta. Il problema è poi dopo pagarli. Dal 2016 ad oggi sono stati accesi mutui per circa 5 milioni di euro che ogni anno pesano sul bilancio per 250 mila euro”.
Circa la vicenda di Piazza Teatro, dichiarata da Togni “opera inutile”, viene lamentato come “i 300 mila euro utilizzati a tal fine potevano essere spesi per sistemare i marciapiedi”.
Di fronte alle accuse di immobilismo lanciate dall’oppo-sizione, il primo cittadino ha annunciato che “nel corso del 2020, se dei terreni saranno venduti, attueremo variazioni di bilancio per finanziare le opere pubbliche per cui abbiamo già una bella lista. Ci siamo presentati coerenti e rispettosi dei cittadini e così vogliamo rimanere per tutti e 5 gli anni. Far promesse e illusioni e non mantenerle – ha concluso – lo lasciamo fare ad altri”.
Federico Migliorati