Descriviamo in estrema sintesi l’aspro confronto che l’ultimo consiglio comunale del 2019 ha fatto registrare circa il bilancio di previsione 2020-2022, definito dal-l’opposizione del Partito Democratico (che in aula siede con i due consiglieri Beatrice Morandi e Matteo Mirto), “inconsistente e privo di scelte strategiche forti per il futuro della nostra città.
La giunta Togni si è limitata a cancellare per intero il Piano triennale delle Opere Pubbliche, che era stato redatto negli ultimi anni dalla nostra amministrazione e che prevedeva investimenti per oltre 15 milioni di euro nel triennio 2019-2021”.
Secondo il PD “nel triennio 2020-2022 si prevede un esiguo investimento di meno di 1,8 milioni di euro. Vengono cancellate e rinviate alle calende greche: la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, la riqualificazione dell’ex stadio Romeo Menti, l’estensione della rete fognaria, la sistemazione di via Livelli e di via San Giovanni, la riqualificazione di via Mantova. Ci chiediamo inoltre che fine abbiano fatto il progetto del Centro Polivalente ai Boschetti, l’imple-mentazione del sistema di videosorveglianza, la riqualificazione dell’ex macello di Borgosotto, i lavori di sistemazione dell’ex biblioteca ed il rifacimento di molti marciapiedi”.
Insomma, un cahier de doleances fitto, ma che viene “irrobustito” con riferimento al mancato via libera del piano per le alienazioni “che – sono ancora parole di Morandi e Mirto – consentirebbe di liberare risorse economiche importanti”. Contestata anche la scelta di non aprire nuovi mutui “già previsti per finanziare opere urgenti e non più rinviabili”.
Ma ce n’è anche in fatto di imposte Imu-Tasi e addizionale Irpef comunale rimaste invariate: “Peccato che quando era all’opposizione su quest’ultima la Lega aveva più volto proposto di intervenire per ridurla o abolirla.
Pensiamo che Montichiari meriti scelte coraggiose, non l’immobilismo che l’attuale giunta ha previsto per i prossimi anni”.
F. Migliorati