Tra i numerosi acquisti che nell’ultimo mercato hanno praticamente rivoluzionato (ancora una volta) la fisionomia della Millenium, attesa dal suo secondo Campionato nella A1 femminile di pallavolo, senza dubbio l’arrivo di Camilla Mingardi (nella foto) ha richiamato l’attenzione in modo particolare. Un interesse legato a diversi motivi, dal fatto che si tratta di una giocatrice bresciana doc (è di Collebeato) all’importante esperienza che già vanta pur avendo appena compiuto 22 anni (è nata il 19 ottobre del 1997), sino a comprendere il feeling sempre più intenso con l’azzurro della maglia della nazionale, da quella giovanile prima alla formazione maggiore poi. La Mingardi ha compiuto la trafila nel settore giovanile di una società dalle illustri tradizioni come Bergamo. Da lì è spiccato il volo verso il volley di alto livello, che l’ha portata dapprima a Busto Arsizio per approdare poi alla Promoball Montichiari (esordio in A1) dal 2014 al 2016.
Un viaggio che l’ha poi riportata a Bergamo, dove lo scorso anno, complice qualche acciacco, è stata protagonista di un cammino piuttosto altalenante.
Una mancanza di continuità che è scomparsa come per incanto sin dal suo ritorno in terra bresciana, con l’arrivo alla Millenium che le ha permesso di tornare a respirare l’aria elettrizzante del “Palageorge”. Il ritorno a casa, la voglia e la responsabilità di fare bene davanti ai propri tifosi e il desiderio di mettere in mostra una volta per tutte le sue reali qualità hanno messo in mostra sin dalle prime giornate dell’attuale Campionato una Mingardi in grande spolvero. La schiacciatrice ed opposto si è rivelata da subito uno dei punti di riferimento della squadra allenata da Enrico Mazzola e sin dalle prime partite ha regalato numeri che non hanno bisogno di troppi commenti. In questo senso è esemplare la prova-monstre offerta nella vittoria gara in casa del Novara campione d’Europa in carica. Un exploit che rimarrà a lungo nella storia della società guidata dal presidente Roberto Catania e che porta la firma in bella evidenza di Camilla Mingardi, eletta, non a caso, migliore giocatrice al “PalaIgor”. Quello che ha richiamato in modo particolare l’interesse generale sono stati i 37 punti che una Camilla letteralmente irrefrenabile ha messo a terra contro le campionesse d’Europa (un record personale inferiore solo ai 38 punti collezionati in A2 con Legnano). Un bottino che, però, non ha minimamente cambiato lo spirito e la voglia di crescere della giocatrice della Millenium: “Sono contenta della prestazione personale, è naturale, ma quello che più conta è la vittoria di squadra e la prova di tutto il gruppo. Ci siamo aiutate ed abbiamo potuto capire che se riusciremo a giocare con questo spirito e con questa determinazione, strada facendo, potremo rendere vita dura a qualsiasi avversario”.
E’ questa la filosofia vincente di Camilla Mingardi, pronta a “colorarsi” a tinte sempre più intense dell’azzurro Italia.
Luca Marinoni