La vicenda dell’Istituto comprensivo di Orzinuovi ha mosso il sindaco Gianpietro Maffoni (nella foto) che si è immediatamente recato dal presidente della Provincia Alghisi e dal provveditore Bonelli, ma non solo.

Anche da parte dell’op-posizione consigliare è stato fatto fronte comune con la maggioranza contro la decisione di Pompiano.

Il gruppo “Orzinuovi cresce”, guidato da Fiorenza Gardoni, si è espresso con un documento, cui ha fatto eco la lista “Orzinuovi civicaveramente” di Ambrogio Paiardi.

Sul tavolo le ripercussioni che potrebbe avere la scelta di Pompiano di staccarsi dal Comprensivo.

“Questa operazione è dannosa per Orzinuovi – hanno detto i componenti di “Orzinuovi cresce”– come anche per Pompiano, anche se in questo momento la cittadinanza è sollecitata dai proclami indipendentisti del sindaco.

Si tratterebbe di un’ulteriore perdita di centralità del Comune di Orzinuovi e la scelta avrebbe ripercussioni sulla continuità didattica e vedrebbe la riduzione delle risorse dell’organico e dei finanziamenti”.

“La decisione di Pompiano lascia stupiti e increduli – dicono dalla lista Civicaveramente – e snatura l’identità di una scuola basata su attività di programmazione comuni, curricoli verticali e orizzontali costruiti nel tempo, con la conseguenza del calo del personale e la discesa di Orzinuovi di categoria con le conseguenze annesse a tale declassamento”. 

Nel frattempo il sindaco Gianpietro Maffoni si è rivolto al provveditore agli studi di Brescia, Giuseppe Bonelli, e al presidente della Provincia, Samuele Alghisi, per dimostrare la sua preoccupazione e quella dei docenti rispetto alla scelta fatta dal sindaco Giancarlo Comincini e riferire il parere unanimemente contrario del consiglio comunale orceano, riunitosi sul tema giovedì 3 ottobre alla presenza della dirigente scolastica e di numerose docenti, anch’esse sfavorevoli alla scelta.

“E’ pur vero che il consiglio comunale di Pompiano, avendone il potere, ha deliberato – riferisce Maffoni – ma la decisione deve ancora essere ratificata dalla Provincia, che non agirà superficialmente in merito.

I giochi non sono ancora fatti. In Provincia verranno messi al vaglio tutti i fattori che possono concorrere positivamente o negativamente ad una scelta di questo tipo, considerando anche i pareri dei Comuni coinvolti e del collegio docenti dell’istituto. Anche il Provveditorato esaminerà la decisione alla luce del calo demografico, che costringe a fare proiezioni statistiche ben precise, in seguito alle quali verranno poi effettuate scelte ben ponderate, non solo basate sulle velleità politiche degli amministratori”.

Entro il 31 ottobre comunque la Provincia sarà chiamata ad una risposta definitiva alla questione.

sp